Da Ciavolotta a Terreforti: una passeggiata tra natura e zolfo con VisitAgrigento
L'associazione culturale VisitAgrigento propone, domenica 31 ottobre a partire dalle ore 9.15, una passeggiata tra Ciavolotta e Terreforti, terre di antiche zolfare.
Ciavolotta è uno dei più importanti distretti zolfiferi siciliani. La sua posizione, alla fine del corso del fiume Naro ed in prossimità del sito di Cannatello, contribuì alla sua fortuna.
Oggi il sito rimane con le sue decine di forni, i suoi impianti per la raffinazione e le discenderie, un maestoso testimone di un periodo di prosperità. Assieme a Lucia, Luciella e Terreforti rappresenta uno dei più grossi ed importanti giacimenti con zolfo di prima qualità.
La passeggiata, di circa 8 km ad anello, si sviluppa lungo l'antico percorso di collegamento tra i due impianti. Si prevede la visita, oltre che alle strutture minerarie, anche ad una importante necropoli tardo antica, un punto di osservazione e controllo databile ad epoca bizantina ed i resti di un abitato preistorico.
Il tracciato si snoda in mezzo a un bosco di conifere, tra forni ed ampie discariche. Agrigento, la sua Valle e la costa sanleonina e di Cannatello fanno da scenario ad un percorso di per sé suggestivo.
I partecipanti vengono accompagnati da due guide: Luca Zambito (archeologo, scrittore ed esperto in campo minerario) e Marcello Mira (guida naturalistica Federescursionismo Sicilia).
Sono fortemente consigliati scarponi da trekking e abbigliamento sportivo, più acqua e snack.
Ciavolotta è uno dei più importanti distretti zolfiferi siciliani. La sua posizione, alla fine del corso del fiume Naro ed in prossimità del sito di Cannatello, contribuì alla sua fortuna.
Oggi il sito rimane con le sue decine di forni, i suoi impianti per la raffinazione e le discenderie, un maestoso testimone di un periodo di prosperità. Assieme a Lucia, Luciella e Terreforti rappresenta uno dei più grossi ed importanti giacimenti con zolfo di prima qualità.
La passeggiata, di circa 8 km ad anello, si sviluppa lungo l'antico percorso di collegamento tra i due impianti. Si prevede la visita, oltre che alle strutture minerarie, anche ad una importante necropoli tardo antica, un punto di osservazione e controllo databile ad epoca bizantina ed i resti di un abitato preistorico.
Il tracciato si snoda in mezzo a un bosco di conifere, tra forni ed ampie discariche. Agrigento, la sua Valle e la costa sanleonina e di Cannatello fanno da scenario ad un percorso di per sé suggestivo.
I partecipanti vengono accompagnati da due guide: Luca Zambito (archeologo, scrittore ed esperto in campo minerario) e Marcello Mira (guida naturalistica Federescursionismo Sicilia).
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COSA C'È DA FARE
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