Dal Settecento a oggi, un tuffo nel mondo dei libri: visite alla biblioteca regionale di Catania

La biblioteca regionale di Catania (foto di Igor Petyx)
La biblioteca regionale di Catania stata la prima biblioteca pubblica della Sicilia. Il suo primo nucleo di patrimonio librario è da ricercare nella collezione dello storico Giambattista Caruso, da cui prende il nome: collezione tra le più prestigiose presenti nel Settecento in Sicilia, acquistata dall’Università su iniziativa dell’abate Vito Maria Amico, per metterla a disposizione del pubblico.
Aperta nel 1755 la Biblioteca regionale universitaria, “libreria” del più antico ateneo di Sicilia, ha sempre rappresentato una fonte di ricerca d’elezione per la storia della società e della cultura dell’Isola e catanese in particolare.
Oggi contiene importanti collezioni antiche e moderne e il suo patrimonio conta circa 450 mila documenti, fra testi, manoscritti, incunaboli, cinquecentine, periodici, fotografie, documenti sonori e quant’altro, continuando ad arricchirsi ogni anno di nuove pubblicazioni.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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