Dalla Profezia dell'Armadillo a Kobane Calling: Zerocalcare a Palermo per firmare (e disegnare) i suoi libri
In occasione dell'inaugurazione della sua mostra "Scavare fossati. Nutrire coccodrilli" allestita ai Cantieri Culturali alla Zisa (nello spazio ZAC) il grande talento del fumetto italiano Zerocalcalre firma e disegna le copie dei suoi libri alla libreria Modusvivendi giovedì 24 ottobre tra le 17 e le 21.
Michele Rech, in arte Zerocalcare, è nato ad Arezzo nel 1983 ed è cresciuto nella periferia est di Roma, sfondo delle sue prime storie. Negli anni del liceo comincia a disegnare fumetti e si avvicina all’attivismo politico grazie ai movimenti di protesta nati intorno al G8 di Genova.
Nel 2011 fonda un blog dove pubblica le sue storie, sotto forma di strisce e illustrazioni; dello stesso anno è il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’Armadillo, che raccoglie brevi racconti autobiografici ambientati nella periferia romana degli anni duemila. L’Armadillo è l’alter ego di Zerocalcare, che incarna le fragilità e le paure dell’autore.
La prima edizione è stata autoprodotta con l’aiuto del fumettista Makkox e venduta online, diventando da subito un successo. Dal 2012 al 2014 ha disegnato delle strisce settimanali per Internazionale, per cui ha anche firmato il calendario del 2018.
Il percorso di Zerocalcare è segnato anche da un forte legame con la scena underground e l’impegno civile. La mostra "Scavare fossati, nutrire coccodrill" (organizzata e realizzata da MAXXI e Minimondi Eventi, ideata da Silvia Barbagallo e curata da Giulia Ferracci) ricostruisce la varietà della sua produzione dividendo l’allestimento in quattro sezioni: Pop, Lotte e resistenze, Non-reportage e Tribù.
Michele Rech, in arte Zerocalcare, è nato ad Arezzo nel 1983 ed è cresciuto nella periferia est di Roma, sfondo delle sue prime storie. Negli anni del liceo comincia a disegnare fumetti e si avvicina all’attivismo politico grazie ai movimenti di protesta nati intorno al G8 di Genova.
Nel 2011 fonda un blog dove pubblica le sue storie, sotto forma di strisce e illustrazioni; dello stesso anno è il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’Armadillo, che raccoglie brevi racconti autobiografici ambientati nella periferia romana degli anni duemila. L’Armadillo è l’alter ego di Zerocalcare, che incarna le fragilità e le paure dell’autore.
La prima edizione è stata autoprodotta con l’aiuto del fumettista Makkox e venduta online, diventando da subito un successo. Dal 2012 al 2014 ha disegnato delle strisce settimanali per Internazionale, per cui ha anche firmato il calendario del 2018.
Il percorso di Zerocalcare è segnato anche da un forte legame con la scena underground e l’impegno civile. La mostra "Scavare fossati, nutrire coccodrill" (organizzata e realizzata da MAXXI e Minimondi Eventi, ideata da Silvia Barbagallo e curata da Giulia Ferracci) ricostruisce la varietà della sua produzione dividendo l’allestimento in quattro sezioni: Pop, Lotte e resistenze, Non-reportage e Tribù.
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