"De Arte Pingendi": i percorsi tra anima e materia di Ilaria Caputo in mostra a Palermo
"De Arte Pingendi. Percorsi tra anima e materia" di Ilaria Caputo
La Sala delle Verifiche (Complesso Monumentale dello Steri) ospita l’inaugurazione della mostra "De Arte Pingendi. Percorsi tra anima e materia" di Ilaria Caputo con interventi dei professori Aurelio Rigoli e Aldo Gerbino.
La mostra è visitabile dal 19 al 29 aprile, da lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 (sabato, domenica e giorno 25 aprile la mostra rimane chiusa).
Il percorso espositivo secondo cui è articolata l’esposizione è composto da un corpus di 28 dipinti eseguiti con tecniche diversificate ed articolato per nuclei tematici e si propone come una sorta di “riassunto” della produzione dell’artista.
Così come spiega il Professore Rigoli: «(…) “De Arte Pingendi” di Ilaria Caputo, inaugura un nuovo percorso di ricerca promosso dal Centro Internazionale di Etnostoria – Fondazione Aurelio Rigoli con il prezioso sostegno logistico dell’Università degli Studi di Palermo, che ha permesso di utilizzare lo spazio della Sala delle Verifiche, nel Complesso dello Steri, dove è aperta al pubblico la preziosa Biblioteca della Fondazione stessa.(…) È tutta da vedere, quindi, la Mostra di Ilaria Caputo, che ci induce a guardare, i vari nuclei tematici (labirinti, donne, etc..) ma, ad un tempo, comunica l’implicito, quale naturale completamento dell’esplicito; comunica, cioè, e ci fa cogliere il simbolo, quale effettivo fondamento dell’Arte (…)».
Su “De Arte Pingendi” dice il Professore Aldo Gerbino: «(…) Un orizzonte umano, visitato nella fascinazione creativa e percepito, appunto, sempre per geometrica disposizione, nel catalogo di oggetti i quali consegnano di colpo il codice espressivo più pertinente a questa pittura, avvolto in una dimensione codificata a ricevere esclusivamente la sensazione del tatto che proviene dalla calligrafia delle fattezze, ma, oltre gli argini estetici, per colmare il vallo della rètina. Consegnare, dunque, l’emozione di uno sguardo che possa finalmente cogliere al meglio l’esistenza delle cose, di ogni essere senziente, per ordinarsi e circondare il proprio mondo spirituale (…)».
La mostra è visitabile dal 19 al 29 aprile, da lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 (sabato, domenica e giorno 25 aprile la mostra rimane chiusa).
Il percorso espositivo secondo cui è articolata l’esposizione è composto da un corpus di 28 dipinti eseguiti con tecniche diversificate ed articolato per nuclei tematici e si propone come una sorta di “riassunto” della produzione dell’artista.
Così come spiega il Professore Rigoli: «(…) “De Arte Pingendi” di Ilaria Caputo, inaugura un nuovo percorso di ricerca promosso dal Centro Internazionale di Etnostoria – Fondazione Aurelio Rigoli con il prezioso sostegno logistico dell’Università degli Studi di Palermo, che ha permesso di utilizzare lo spazio della Sala delle Verifiche, nel Complesso dello Steri, dove è aperta al pubblico la preziosa Biblioteca della Fondazione stessa.(…) È tutta da vedere, quindi, la Mostra di Ilaria Caputo, che ci induce a guardare, i vari nuclei tematici (labirinti, donne, etc..) ma, ad un tempo, comunica l’implicito, quale naturale completamento dell’esplicito; comunica, cioè, e ci fa cogliere il simbolo, quale effettivo fondamento dell’Arte (…)».
Su “De Arte Pingendi” dice il Professore Aldo Gerbino: «(…) Un orizzonte umano, visitato nella fascinazione creativa e percepito, appunto, sempre per geometrica disposizione, nel catalogo di oggetti i quali consegnano di colpo il codice espressivo più pertinente a questa pittura, avvolto in una dimensione codificata a ricevere esclusivamente la sensazione del tatto che proviene dalla calligrafia delle fattezze, ma, oltre gli argini estetici, per colmare il vallo della rètina. Consegnare, dunque, l’emozione di uno sguardo che possa finalmente cogliere al meglio l’esistenza delle cose, di ogni essere senziente, per ordinarsi e circondare il proprio mondo spirituale (…)».
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