Dove rivive l'arte degli antichi speziali: visite alla collezione di maioliche Athena a Palermo
La collezione di maioliche Athena a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Ci sono l’albarello, il bricco, il rocchetto, la bottiglia, la boccia e tanti altri pezzi che componevano il corredo degli antichi speziali: la collezione di maioliche Athena, visitabile su prenotazione, è un gioiellino di museo della maiolica siciliana.
È costituito soprattutto da vasi di farmacia in variopinta terracotta del 1600 e 1700, l’eccellenza dei manufatti delle fornaci siciliane, che non soltanto servivano come contenitori di farmaci e aromi, ma rappresentavano anche un simbolo di prestigio e autorevole professione. Oltre a dipinti, porcellane, sculture, mobili e pezzi di raffinata argenteria.
Tutto inizia nel 1950, quando Antonio Tortorici, un giovane appartenente a una nobile famiglia palermitana, comincia a raccogliere mobili e oggetti antichi. Dopo due anni, apre un piccolo negozio in corso Alberto Amedeo. I figli ne continuano l’eredità spostandosi in via Libertà.
La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Ci sono l’albarello, il bricco, il rocchetto, la bottiglia, la boccia e tanti altri pezzi che componevano il corredo degli antichi speziali: la collezione di maioliche Athena, visitabile su prenotazione, è un gioiellino di museo della maiolica siciliana.
È costituito soprattutto da vasi di farmacia in variopinta terracotta del 1600 e 1700, l’eccellenza dei manufatti delle fornaci siciliane, che non soltanto servivano come contenitori di farmaci e aromi, ma rappresentavano anche un simbolo di prestigio e autorevole professione. Oltre a dipinti, porcellane, sculture, mobili e pezzi di raffinata argenteria.
Tutto inizia nel 1950, quando Antonio Tortorici, un giovane appartenente a una nobile famiglia palermitana, comincia a raccogliere mobili e oggetti antichi. Dopo due anni, apre un piccolo negozio in corso Alberto Amedeo. I figli ne continuano l’eredità spostandosi in via Libertà.
La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
35.124 letture 836 condivisioni -
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
9.615 letture 107 condivisioni -
MOSTRE
Palermo raccontata olio su tela in "Luogo comune": la mostra all'Instituto Cervantes
1.119 letture 2 condivisioni










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




