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Flora mediterranea e suggestioni acquatiche: a Palazzo Bonocore la mostra "Natura Viva"

  • Palazzo Bonocore - Palermo
  • Dal 20 settembre al 19 ottobre 2025 (evento concluso)
  • Visitabile da lunedì a domenica, dalle 11.00 alle 20.00 (giorno di chiusura il mercoledì)
  • Gratuito
  • Maggiori informazioni sul sito di CoopCulture
Balarm
La redazione

"Natura Viva", mostra personale di Giovanna Orlacchio

La natura interpretata in chiave contemporanea ma con riferimenti al passato. Flora mediterranea e suggestioni acquatiche emergono in opere che alternano carta, argilla, resina e impasti inediti, fondendo preziosità antiche e semplicità materiche di una "arte povera" riattualizzata.

Palazzo Bonocore, in piazza Pretoria a Palermo, ospita fino al 19 ottobre 2025 la mostra Natura Viva, personale di Giovanna Orlacchio a cura di Daniela Di Giovanni, selezionata come terzo progetto nell’ambito della call Bonocore Open Art.

La mostra è visitabile dal lunedì alla domenica, dalle 11.00 alle 20.00 (giorno di chiusura: il mercoledì).

VISITA CON L'ARTISTA
In occasione della chiusura della mostra è in programma giovedì 16 ottobre, alle 18.00, una speciale visita con l'artista Giovanna Orlacchio che accompagna il pubblico alla scoperta delle opere e del percorso creativo che le ha ispirate. Un ultimo incontro per vivere insieme la mostra prima della chiusura e brindare con un calice di vino offerto dalla Caffetteria Bonocore. Ingresso libero.

La mostra "Natura Viva" si sviluppa lungo due percorsi complementari legati al processo creativo: la pittura, con lo studio della genesi di un'opera e la sperimentazione di diverse tecniche, e la scultura, dove il contatto diretto con i materiali stimola nuove forme espressive.

Nei dipinti come nelle sculture, tralci, fusti, piante acquatiche e concrezioni vegetali diventano soggetti unici, scelti nell’istante in cui lo sguardo dell’artista vi ha riconosciuto qualcosa di magico e irripetibile. L’arte di Giovanna Orlacchio intreccia presente e memoria: colori vibranti e materiali contemporanei evocano le raffinatezze del liberty palermitano.

Resine al posto dei vetri, fili metallici come filigrane, pigmenti iridescenti che trasformano la materia in linguaggio poetico.

La mostra segue due percorsi: la genesi dell’opera, documentata da schizzi e studi, e la traduzione plastica del soggetto, che diventa tridimensionale attraverso argilla, carta o resina. Due sezioni tematiche raccontano la flora urbana e il mondo acquatico, entrambi simboli di resilienza e bellezza.
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