"Follia nell'arte": letture dal libro di Gino Pantaleone e musiche di Bach a Palazzo Bonocore
Nuovo appuntamento culturale a cura di “Officina Ballarò”, in collaborazione con l’associazione “Polifonie d’arte”, nell’ambito della mostra “Modigliani Les Femmes Multimedia Experience” in corso a Palazzo Bonocore: domenica 20 gennaio alle 11 sono in programma delle letture tratte dalla “Follia nell’arte” di Gino Pantaleone, volume contenuto nel cofanetto da “Ars sana in mente insana”.
Voce narrante Gino Pantaleone con l’accompagnamento musicale al testo della violoncellista Elisabetta La Marca che esegue la suite n.2 in re minore BWV 1008 Johann Sebastian Bach, suite n.3 in do maggiore BWV 1009 Johann Sebastian Bach, sonata in la maggiore G4 di Luigi Boccherini.
"La Follia nell’arte. Storia e indagini sull’arte e la follia" è un volume che racconta la storia della follia dalla grecità ai giorni nostri, le varie scuole che si sono avvicendate, il trattamento riservato ai malati di mente nel tempo sino alla legge Basaglia n.180 con la chiusura dei manicomi e la scoperta delle arti terapie come mezzo di riabilitazione.
Dalle Baccanti a Platone, da Ippocrate ad Aristotele, da Seneca a Galeno, da Erasmo da Rotterdam a Foucault, dalla follia Romantica all’era positivistica e all’avvento della psichiatria, un excursus molto ampio e particolareggiato per cercare di capire il rapporto esistente tra follia e condizione artistica.
Voce narrante Gino Pantaleone con l’accompagnamento musicale al testo della violoncellista Elisabetta La Marca che esegue la suite n.2 in re minore BWV 1008 Johann Sebastian Bach, suite n.3 in do maggiore BWV 1009 Johann Sebastian Bach, sonata in la maggiore G4 di Luigi Boccherini.
"La Follia nell’arte. Storia e indagini sull’arte e la follia" è un volume che racconta la storia della follia dalla grecità ai giorni nostri, le varie scuole che si sono avvicendate, il trattamento riservato ai malati di mente nel tempo sino alla legge Basaglia n.180 con la chiusura dei manicomi e la scoperta delle arti terapie come mezzo di riabilitazione.
Dalle Baccanti a Platone, da Ippocrate ad Aristotele, da Seneca a Galeno, da Erasmo da Rotterdam a Foucault, dalla follia Romantica all’era positivistica e all’avvento della psichiatria, un excursus molto ampio e particolareggiato per cercare di capire il rapporto esistente tra follia e condizione artistica.
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