Gli affreschi, le acque "miracolose" e la chiesetta: a Palermo le visite a Villa Lanterna Gravina all'Acquasanta
Villa Lanterna Gravina all'Acquasanta a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Affascinati dal golfo di Palermo e dal villaggio di pescatori che sorgeva attorno alla chiesetta nella grotta sul mare, alcune famiglie aristocratiche realizzarono splendide residenze lungo il litorale dell’Acquasanta.
Nel 1774 il monastero di San Martino delle Scale cedette la chiesetta, diventata meta di pellegrinaggio, con i terreni circostanti, al barone Mariano Lanterna, che aggiunse una graziosa Casina di villeggiatura.
Nel 1871 i fratelli sacerdoti Pandolfo, acquistati dagli eredi la chiesa, la sorgente d’acqua ritenuta “miracolosa” e l’area circostante, attivarono uno stabilimento di bagni minerali.
Affreschi d’età tardo-settecentesca impreziosiscono il salone principale e la cappella della Villa, il cui altare è rivolto verso il mare. Inglobata nell’area della villa è l’antica grotta, luogo sacro, che, nel 1022, custodiva un celebre affresco della Madonna. Detta “la Lourdes della Sicilia”, all’inizio del ‘900 fu chiusa e subì saccheggi.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
Affascinati dal golfo di Palermo e dal villaggio di pescatori che sorgeva attorno alla chiesetta nella grotta sul mare, alcune famiglie aristocratiche realizzarono splendide residenze lungo il litorale dell’Acquasanta.
Nel 1774 il monastero di San Martino delle Scale cedette la chiesetta, diventata meta di pellegrinaggio, con i terreni circostanti, al barone Mariano Lanterna, che aggiunse una graziosa Casina di villeggiatura.
Nel 1871 i fratelli sacerdoti Pandolfo, acquistati dagli eredi la chiesa, la sorgente d’acqua ritenuta “miracolosa” e l’area circostante, attivarono uno stabilimento di bagni minerali.
Affreschi d’età tardo-settecentesca impreziosiscono il salone principale e la cappella della Villa, il cui altare è rivolto verso il mare. Inglobata nell’area della villa è l’antica grotta, luogo sacro, che, nel 1022, custodiva un celebre affresco della Madonna. Detta “la Lourdes della Sicilia”, all’inizio del ‘900 fu chiusa e subì saccheggi.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
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