Gli antichi bagni dei romani sotto piazza Duomo: le visite alle Terme Achilliane di Catania

Le Terme Achilliane di Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
Queste Terme romane furono realizzate probabilmente nel IV-V secolo dopo Cristo, o ancor prima e poi ridimensionate. All’origine erano molto estese, forse fino all’attuale piazza Garibaldi. Oggi è rimasta soltanto una piccola parte, ma molto interessante e suggestiva, che si snoda lungo un percorso sotterraneo proprio sotto piazza Duomo.
Si accede, infatti, da un corridoio, ricavato tra le fondamenta della Cattedrale. Il nome è stato desunto da un’epigrafe su una lastra di marmo ritrovata, se pur in vari frammenti, oggi custodita al Museo civico di Castello Ursino. Nel 1088 quest’area fu scelta dal vescovo per edificare la grande cattedrale di Sant’Agata e il monastero benedettino.
La struttura preesistente venne riportata alla luce nel XIX secolo e recentemente messa in sicurezza e resa fruibile.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili limitatamente al pian terreno. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
Queste Terme romane furono realizzate probabilmente nel IV-V secolo dopo Cristo, o ancor prima e poi ridimensionate. All’origine erano molto estese, forse fino all’attuale piazza Garibaldi. Oggi è rimasta soltanto una piccola parte, ma molto interessante e suggestiva, che si snoda lungo un percorso sotterraneo proprio sotto piazza Duomo.
Si accede, infatti, da un corridoio, ricavato tra le fondamenta della Cattedrale. Il nome è stato desunto da un’epigrafe su una lastra di marmo ritrovata, se pur in vari frammenti, oggi custodita al Museo civico di Castello Ursino. Nel 1088 quest’area fu scelta dal vescovo per edificare la grande cattedrale di Sant’Agata e il monastero benedettino.
La struttura preesistente venne riportata alla luce nel XIX secolo e recentemente messa in sicurezza e resa fruibile.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili limitatamente al pian terreno. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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