I gioielli normanno-svevi e le illustri sepolture: visite al tesoro e alla cripta della Cattedrale di Palermo

Il tesoro della Cattedrale di Palermo
Nella Sacrestia dei canonici, o Sacrestia nuova, in fondo alla navata destra, accanto alla cappella di santa Rosalia, c’è esposto il famoso tesoro della Cattedrale. Tra i pezzi più preziosi, piena di pietre incastonate, spicca la corona di Costanza di Aragona, prima moglie di Federico II, morta nel 1222 a Catania, dopo tredici anni di regno. Dallo stesso vano si accede alla cripta.
Un tempo, due cunicoli la collegavano con l’interno della chiesa e forse pure con l’arcivescovado, ma anche, tramite la via “coperta”, con il Palazzo Reale. Realizzata all’epoca della riedificazione normanna della Cattedrale, la cripta è costituita da due navate, con volte a crociera in calcarenite, sostenute da quattordici colonne.
Ospita le spoglie del suo fondatore, l’arcivescovo Gualtiero Offamilio, ma non solo. Custodisce, infatti, ben 23 tombe, alcune di età paleocristiana, ellenistica, romana, bizantina.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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