I gol di Roberto Baggio come metafore: un racconto-omaggio allo Spazio Franco

Davide Enia in "Roberto Baggio"
Sabato 6 settembre alle 21.30 lo Spazio Franco ospita tra le anteprime di "Mercurio Festival" il monologo dal titolo "Roberto Baggio", diretto da Davide Enia e interpretato da Robert Dölle.
Si tratta di un monologo commissionato dalla Stiftung Fussball & Kultur EURO 2024 della UEFA e dal Ministero della Cultura della Germania per il festival «Stadion der Träume» (10 maggio -14 giugno 2024, Monaco di Baviera).
Il testo, scritto intervistando medici e infermieri di Emergency, racconta di chi vive e lavora nelle zone di guerra, partendo dall’omonimia tra un medico anestesista e il calciatore. I gol di Roberto Baggio diventano metafore, spiragli di luce per ragionare e discutere sulle cose del mondo: la presenza del male, l'insensatezza della guerra, la fragilità del talento, la bellezza del gesto puro e assoluto.
Il lavoro gira per l’Italia, nel 2024 e 2025, soltanto in forma di reading, letto e interpretato dall'autore.
A dirigerlo è il palermitano Davide Enia. Classe 1974, il regista passa l’infanzia a giocare a calcio in mezzo alla strada. Nel 2002 scrive, dirige e interpreta «Italia-Brasile 3 a 2», pièce teatrale sulla gloriosa partita del 1982. Vince nel 2003 il Premio Tondelli al Premio Riccione per il Teatro con l’unanimità di giudizio della giuria col testo teatrale «Scanna», storia di una famiglia chiusa in un rifugio durante una guerra. A fine anno vince il Premio Ubu speciale.Nel 2004 scrive, dirige e interpreta «maggio ‘43», testo sui bombardamenti di Palermo e sulla guerra vista con gli occhi di un dodicenne. Alla Biennale di Venezia debutta «Scanna», di cui firma la regia. Collabora con la trasmissione televisiva REPORT, per la quale scrive, dirige e interpreta «L’asso dell’aviazione», una operina originale di 30 minuti su guerra e partite a carte andata in onda in prima serata il 10 settembre 2004. Non vince nessun premio, ma il Palermo torna dopo 31 anni in serie A. Un ottimo scambio. Nel 2005 consegue il Premio Hystrio e il Premio E.T.I. Olimpici del teatro come novità drammaturgica per l’intero corpus della sua opera, e il Fescennino d’Oro come miglior attore. In Moldavia, con «maggio ’43» vince il premio come miglior spettacolo al festival internazionale Teatrul Unui Actor.
Nel dicembre del 2005 esordisce in radio (RAI Radio2) con «Rembò», un’inchiesta su calcio, cucina e sentimento in 15 puntate. I suoi testi iniziano a essere rappresentati in Europa da compagnie estere. Vince nel 2006 il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman come miglior talento emergente. Nell’aprile 2007 va in onda (RAI Radio 2) il nuovo programma radiofonico, «Diciassette Anni. Una sentimentale biografia metropolitana».
Debuttano a fine ottobre i nuovi lavori teatrali: «I capitoli dell’infanzia. Capitolo 1: Antonuccio si masturba. Capitolo 2: Piccoli gesti inutili che salvano la vita», testi sul buco luminoso dell’infanzia e sulla possibilità di costruzione di senso della parola mentre diventa suono. Nel 2008 fonda con Fabio Rizzo l’etichetta discografica «800A Records». Vince nel 2009 con «Il cuoco» il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione e viene insignito a Pagani (SA) del premio Scenari Pagani.
Nel 2010 scrive il racconto «Mio padre non ha mai avuto un cane», che parla di padri duri come la roccia, ragazze dalle dita di giglio e bombe che ammazzano magistrati. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo, «Così in Terra» (Dalai), che viene venduto in 18 paesi prima dell’uscita in Italia, finalista al Premio Strega e Premio Bancarella 2012. Vive e cucina a Roma.
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