I valori della famiglia al Teatro Al Convento: si ride con "Mia madre sta con Adolf"
Orazio Bottiglieri, Eleonora Randazzo e Agostina Somma
L’amore per gli animali, l’incontro con un buffo signore che porta, sulle spalle, tanti traumi che lo portano a rifiutare il mondo che lo circonda.
Questi alcuni degli elementi di “Mia madre sta con Adolf”, la commedia di Orazio Bottiglieri, dove a prevalere sono i valori della famiglia, dell'amicizia e della fratellanza.
Una storia dove emerge che tutti, se vogliono, possono cambiare. L’appuntamento è al Teatro Al Convento a Palermo, sabato 6 aprile, alle 21.00.
Sul palco Orazio Bottiglieri, Agostina Somma ed Eleonora Randazzo. Con la partecipazione di Massimo Eugenio.
«Elena ha la dolce abitudine di portare, quotidianamente, animali di ogni genere a casa, facendo disperare la madre, vedova da tanti anni – racconta il direttore artistico, Orazio Bottiglieri -. Un giorno, trova, al parco vicino casa, un signore con dei piccoli baffetti e tanti traumi che lo portano a rifiutare il mondo che lo circonda...e che dice di chiamarsi Adolf.
Elena e la sua mamma ci accompagneranno, attraverso i valori della famiglia, dell'amicizia e della fratellanza, verso un finale emozionante, che trasformerà Adolf da uomo timoroso, spento e sfiduciato, in un personaggio allegro, speranzoso e innamorato della vita».
Questi alcuni degli elementi di “Mia madre sta con Adolf”, la commedia di Orazio Bottiglieri, dove a prevalere sono i valori della famiglia, dell'amicizia e della fratellanza.
Una storia dove emerge che tutti, se vogliono, possono cambiare. L’appuntamento è al Teatro Al Convento a Palermo, sabato 6 aprile, alle 21.00.
Sul palco Orazio Bottiglieri, Agostina Somma ed Eleonora Randazzo. Con la partecipazione di Massimo Eugenio.
«Elena ha la dolce abitudine di portare, quotidianamente, animali di ogni genere a casa, facendo disperare la madre, vedova da tanti anni – racconta il direttore artistico, Orazio Bottiglieri -. Un giorno, trova, al parco vicino casa, un signore con dei piccoli baffetti e tanti traumi che lo portano a rifiutare il mondo che lo circonda...e che dice di chiamarsi Adolf.
Elena e la sua mamma ci accompagneranno, attraverso i valori della famiglia, dell'amicizia e della fratellanza, verso un finale emozionante, che trasformerà Adolf da uomo timoroso, spento e sfiduciato, in un personaggio allegro, speranzoso e innamorato della vita».
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