Il capolavoro di Serpotta riapre le porte a Palermo: visite in notturna all'Oratorio di San Lorenzo

L'oratorio di San Lorenzo a Palermo
Un luogo di rara bellezza, noto non soltanto alla storia dell'arte, ma anche alla cronaca nera. L'Oratorio di San Lorenzo - capolavoro del Serpotta - torna ad aprire le sue porte ai visitatori in occasione di RestART, il festival che apre in notturna alcuni dei più bei siti di Palermo.
Le visite all'Oratorio di San Lorenzo sono in programma dal 9 luglio al 28 agosto, ogni venerdì e sabato, con turni ogni mezz'ora dalle 19.00 alle 23.30 prenotando il proprio ticket online sul sito della manifestazione oppure (se disponibile) direttamente sul posto a partire dalle ore 18.00.
Per chi non usa la carta di credito è possibile usufruire del delivery ticketing inviando una mail a info@restartpalermo.it e richiedendo il recapito del biglietto a domicilio e il pagamento in contanti a domicilio (con 1 euro aggiuntivo).
Realizzato intorno al 1570 come sede della Compagnia di San Francesco d'Assisi, l'Oratorio nasce sui resti di una chiesetta dedicata a San Lorenzo.
L'Oratorio è uno scrigno che racchiude la migliore produzione artistica di Giacomo Serpotta, costituendone la sua opera più matura oltre ad una grande testimonianza del suo genio.
Al suo interno è tutt'oggi visibile un ciclo decorativo di intensa narrazione scultorea, prodotto tra il 1699 e il 1706, considerato il capolavoro assoluto del maestro palermitano per la giusta proporzione tra la freschezza inventiva dei primi anni e la sapiente maturità della tecnica esecutiva.
Le pareti ospitano otto "teatrini" che raffigurano scene ispirate alla vita di San Lorenzo e di San Francesco d’Assisi, celebrandone le qualità morali, ai quali sono accostate statue allegoriche, divenute note per il loro realismo e la loro grazia.
L’Oratorio dal 1609 al 1969 vantava come pala d’altare una "Natività" di Caravaggio, trafugata nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969 e mai più ritrovata.
Al suo posto ora si trova una splendida riproduzione che, pur non costituendo l’originale, permette di ricreare il prestigioso sfondo cui l’opera del Serpotta nel 1699 fece da cornice.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi
-
TEATRO E CABARET
L'esordio di Roberto Andò alla regia di un classico: "Elettra" al Teatro Greco di Siracusa