Il chiostro, le celle, le cucine delle suore di clausura: visite al Monastero di Santa Caterina di Palermo
Il Monastero di Santa Caterina a Palermo
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Fino al 2014 la chiesa e il monastero di Santa Caterina di Palermo erano il regno delle ultime anziane suore di clausura dell’ordine domenicano, celebri per gli squisiti dolci di mandorla che poi offrivano attraverso una ruota girevole. Oggi, scomparse le ultime monache, il complesso religioso ha aperto i battenti.
C’è tanto da vedere, nell’intimità della clausura, dentro il mondo silenzioso delle suore che non parlavano mai, neanche tra loro, tranne in rarissimi momenti della giornata. Per comunicare, le recluse ricorrevano a diversi espedienti, pratici e originali, tutti da scoprire.
Il tour comprende le celle delle suore - assai spartane - il refettorio, la grande cucina e altri ambienti comuni. Il chiostro è incantevole. C’è anche la possibilità di gustare i prelibati dolcetti preparati da una cooperativa di giovani che ha raccolto il testimone, ereditando le preziose ricette.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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