Il "Festival di Morgana" compie 50 anni: fascino e magia da quattro angoli del mondo
Un abbraccio che, dalla Sicilia, arriva fino all'Indonesia e alla Cina, senza dimenticare i pupi né i narratori isolani, con uno sguardo alla Palestina e alla Spagna. Il Festival di Morgana festeggia così i suoi primi 50 anni, nel segno della collaborazione, della condivisione e del dialogo.
Tra i festival più longevi in Italia, il Festival di Morgana in questi decenni ha delineato un percorso virtuoso - in tempi di estremismi e autoreferenzialità - nel fare convergere in Sicilia artisti, figure animate, suoni e narrazioni dai quattro angoli del mondo. Dal 6 al 16 novembre, quest'anno Io storico quartiere palermitano della Kalsa animerà dunque di spettacoli, artisti, performer, mostre, iniziative di studio, documentati e workshop.
«Ci prepariamo a una grande festa con l’emozione di celebrare un compleanno importante. Siamo stanchi ma felici – afferma Rosario Perricone, direttore del Museo delle marionette – di essere riusciti anche quest’anno, nonostante le difficoltà burocratiche e la disattenzione delle istituzioni pubbliche, a realizzare un festival di respiro internazionale e di ospitare gli artisti di Cina e Indonesia, con cui, insieme alla Romania attraverso la mostra Pupi Videodrome, abbiamo avviato un dialogo artistico direttamente in quei paesi, apprendendo gli uni dagli altri».
«Desidero esprimere la mia sincera gratitudine per l'attenzione e il riconoscimento riservati all'arte e alla cultura indonesiane in occasione del 50° Festival Morgana. Siamo profondamente onorati - conclude Junimart Girsang, ambasciatore della Repubblica Indonesiana in Italia - di partecipare a questo prestigioso evento, che da mezzo secolo incoraggia lo scambio culturale e umano».
A inaugurare questa edizione speciale, giovedi 6 novembre alle 18, alla Cavallerizza di Palazzo Cefalà (via Alloro) sarà "Kala. Le allegorie degli esseri indonesiani". In questa mostra, l'artista Faisal Kamandobat presenta opere ispirate alla tradizione dei manoscritti miniati Pegon, scrittura giavanese e malese in caratteri arabi.
Alle 19, un'esplosione di colore e di tradizioni lontane invade il Museo delle marionette. In occasione del cinquantesimo anniversario del Festival di Morgana, il
Museo rilancia infatti il programma espositivo GIFT, per offrire ai visitatori alcune delle più recenti acquisizioni, con un focus speciale sulla cultura asiatica.
La Palestina arriverà con tutta la sua potenza narrativa alle 21.15, ancora al Museo. Chiude infatti la prima giornata del Festival il documentario "Everything That Is" di
Slirouk Alaila ed Henry Plavidal e Shourideh C. Molavi, il racconto dell'emozionante storia dellultimo costmttorc di marionette rimasto nella Striscia di Gaza occupata, Mah i Karira.
Clicca qui per consultare il programma completo degli spettacoli.
Con un focus imperdibile: tutta la magia dirompente dell'Asia, grazie alla collaborazione con prestigiosi partner istituzionali, arriveranno artisti e compagnie dalla Cina e dal'Indonesia. La Cina sarà presente con la compagnia Rui'an shì shuangfeng muo jutuan che metterà in scena lo spettacolo di marionette alla La rappresentazione degli Otto Immortali, un'emozione tra parola, figura e musica. Dall"Indonesia, arriveranno invece tre compagnie provenienti dall'isola di Giava.
La prima compagnia giavanese Sanggar Wayang Potehì farà da raccordo ideale tra la cultura cinese e quella indonesiana con lo spettacolo di burattini Siauw Pe San che porta in scena una forma di teatro originaria della Cina meridionale e diffusa dai migranti cinesi in varie regioni dell'arcipelago indonesiano.
Le altre due compagnie indonesiane Wayang Suket Indonesia e Sanggar Seni Canka Mahameru proporranno spettacoli che esplorano altre coloratissime tecniche tradizionali come il wayang, riconosciuto patrimonio immateriale Unesco come l'Opera dei pupi: dal più nobile teatro di ombre - presente in uno spettacolo con tecnica mista - al più popolare teatro con ligure di paglia, entrambi nati nella notte dei tempi e tramandati di padre in figlio.
Parallelamente agii spettacoli, tre repliche a compagnia, saranno realizzati due workshop che approfondiranno le tecniche di intreccio per la realizzazione delle gure di paglia e che daranno ai bambini, ma non solo, la possibilità di sperimentare le tecniche di costruzione direttamente dai maestri orientali.
Ci sarà spazio anche per i narratori siciliani e per gli spettacoli dell'Opera dei pupi delle storiche famiglie, che dialogheranno con la Spagna e la Palestina. Quest"ultima racconta, attraverso un documentario, la storia di un costruttore di marionette di Gaza, Ma di Karira.
E poi le mostre, affascinanti immersioni nel mondo delle civiltà asiatiche, dai dipinti su vetro delllndonesia alle eleganti allegoria degli Esseri indonesiani, e la giornata di sudi internazionale Figure dell'alterità. Miri, riti e musiche nel teatro cinese e del Sud-est asiatico, in collaborazione con il dottorato di ricerca Medíascape: ricerca e produzioni artistiche transculturali dell'Accademia di belle arti di Palcrmo.
Insieme ai 50 anni del Festival di Morgana, festeggia la stessa età anche il Museo delle marionette, con le nuove acquisizioni: dalle figure giavanesi alle marionette cinesi, fino ai pupi siculo-americani, che saranno oggetto di tre suggestive esposizioni.
Tra i festival più longevi in Italia, il Festival di Morgana in questi decenni ha delineato un percorso virtuoso - in tempi di estremismi e autoreferenzialità - nel fare convergere in Sicilia artisti, figure animate, suoni e narrazioni dai quattro angoli del mondo. Dal 6 al 16 novembre, quest'anno Io storico quartiere palermitano della Kalsa animerà dunque di spettacoli, artisti, performer, mostre, iniziative di studio, documentati e workshop.
«Ci prepariamo a una grande festa con l’emozione di celebrare un compleanno importante. Siamo stanchi ma felici – afferma Rosario Perricone, direttore del Museo delle marionette – di essere riusciti anche quest’anno, nonostante le difficoltà burocratiche e la disattenzione delle istituzioni pubbliche, a realizzare un festival di respiro internazionale e di ospitare gli artisti di Cina e Indonesia, con cui, insieme alla Romania attraverso la mostra Pupi Videodrome, abbiamo avviato un dialogo artistico direttamente in quei paesi, apprendendo gli uni dagli altri».
«Desidero esprimere la mia sincera gratitudine per l'attenzione e il riconoscimento riservati all'arte e alla cultura indonesiane in occasione del 50° Festival Morgana. Siamo profondamente onorati - conclude Junimart Girsang, ambasciatore della Repubblica Indonesiana in Italia - di partecipare a questo prestigioso evento, che da mezzo secolo incoraggia lo scambio culturale e umano».
A inaugurare questa edizione speciale, giovedi 6 novembre alle 18, alla Cavallerizza di Palazzo Cefalà (via Alloro) sarà "Kala. Le allegorie degli esseri indonesiani". In questa mostra, l'artista Faisal Kamandobat presenta opere ispirate alla tradizione dei manoscritti miniati Pegon, scrittura giavanese e malese in caratteri arabi.
Alle 19, un'esplosione di colore e di tradizioni lontane invade il Museo delle marionette. In occasione del cinquantesimo anniversario del Festival di Morgana, il
Museo rilancia infatti il programma espositivo GIFT, per offrire ai visitatori alcune delle più recenti acquisizioni, con un focus speciale sulla cultura asiatica.
La Palestina arriverà con tutta la sua potenza narrativa alle 21.15, ancora al Museo. Chiude infatti la prima giornata del Festival il documentario "Everything That Is" di
Slirouk Alaila ed Henry Plavidal e Shourideh C. Molavi, il racconto dell'emozionante storia dellultimo costmttorc di marionette rimasto nella Striscia di Gaza occupata, Mah i Karira.
Clicca qui per consultare il programma completo degli spettacoli.
Con un focus imperdibile: tutta la magia dirompente dell'Asia, grazie alla collaborazione con prestigiosi partner istituzionali, arriveranno artisti e compagnie dalla Cina e dal'Indonesia. La Cina sarà presente con la compagnia Rui'an shì shuangfeng muo jutuan che metterà in scena lo spettacolo di marionette alla La rappresentazione degli Otto Immortali, un'emozione tra parola, figura e musica. Dall"Indonesia, arriveranno invece tre compagnie provenienti dall'isola di Giava.
La prima compagnia giavanese Sanggar Wayang Potehì farà da raccordo ideale tra la cultura cinese e quella indonesiana con lo spettacolo di burattini Siauw Pe San che porta in scena una forma di teatro originaria della Cina meridionale e diffusa dai migranti cinesi in varie regioni dell'arcipelago indonesiano.
Le altre due compagnie indonesiane Wayang Suket Indonesia e Sanggar Seni Canka Mahameru proporranno spettacoli che esplorano altre coloratissime tecniche tradizionali come il wayang, riconosciuto patrimonio immateriale Unesco come l'Opera dei pupi: dal più nobile teatro di ombre - presente in uno spettacolo con tecnica mista - al più popolare teatro con ligure di paglia, entrambi nati nella notte dei tempi e tramandati di padre in figlio.
Parallelamente agii spettacoli, tre repliche a compagnia, saranno realizzati due workshop che approfondiranno le tecniche di intreccio per la realizzazione delle gure di paglia e che daranno ai bambini, ma non solo, la possibilità di sperimentare le tecniche di costruzione direttamente dai maestri orientali.
Ci sarà spazio anche per i narratori siciliani e per gli spettacoli dell'Opera dei pupi delle storiche famiglie, che dialogheranno con la Spagna e la Palestina. Quest"ultima racconta, attraverso un documentario, la storia di un costruttore di marionette di Gaza, Ma di Karira.
E poi le mostre, affascinanti immersioni nel mondo delle civiltà asiatiche, dai dipinti su vetro delllndonesia alle eleganti allegoria degli Esseri indonesiani, e la giornata di sudi internazionale Figure dell'alterità. Miri, riti e musiche nel teatro cinese e del Sud-est asiatico, in collaborazione con il dottorato di ricerca Medíascape: ricerca e produzioni artistiche transculturali dell'Accademia di belle arti di Palcrmo.
Insieme ai 50 anni del Festival di Morgana, festeggia la stessa età anche il Museo delle marionette, con le nuove acquisizioni: dalle figure giavanesi alle marionette cinesi, fino ai pupi siculo-americani, che saranno oggetto di tre suggestive esposizioni.
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