Il laboratorio delle meraviglie del "re" dei pupari: a Palermo le visite al teatro dell'Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio
Mimmo Cuticchio
Osservare, assaggiare, degustare, scoprire, assistere, provare, volare, in breve vivere "Esperienze": è la nuova offerta de "Le Vie dei Tesori" che propone a Palermo dei percorsi speciali in altrettanti luoghi speciali dal 4 ottobre al 3 novembre.
Il re dei pupari, il poeta del cunto, l’uomo che ha portato nel mondo la tradizione dell’Opera dei Pupi, diventata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Mimmo Cuticchio è una miniera di memorie e di vita.
In questa occasione si potrà entrare nel cuore del laboratorio e del teatro di via Bara all’Olivella, con la guida sua o di altri componenti di questa straordinaria famiglia di artisti. Nel laboratorio dove Angelica, Medoro, Orlando, Rinaldo, Bradamante e tanti altri meravigliosi pupi sono appesi uno accanto all’altro, si assisterà a una piccola performance che mostrerà i segreti del movimento dei pupi.
Poi la visita proseguirà nel teatrino di fronte che Cuticchio aprì nel 1973, proseguendo pervicacemente una tradizione da molti considerata ormai morta, in un centro storico ancora abbandonato e assediato dalle macchine. Una scelta artistica e di impegno civile.
I pupi erano gli strumenti del mestiere del padre Giacomo, puparo “camminante” per i paesini siciliani, dove imbastiva il suo teatrino mobile. Un paese diverso per ogni ciclo di spettacoli. Mimmo ha traghettato la tradizione da un’era all’altra, ampliandola e rinnovandola.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita è accessibile ai disabili.
Il re dei pupari, il poeta del cunto, l’uomo che ha portato nel mondo la tradizione dell’Opera dei Pupi, diventata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Mimmo Cuticchio è una miniera di memorie e di vita.
In questa occasione si potrà entrare nel cuore del laboratorio e del teatro di via Bara all’Olivella, con la guida sua o di altri componenti di questa straordinaria famiglia di artisti. Nel laboratorio dove Angelica, Medoro, Orlando, Rinaldo, Bradamante e tanti altri meravigliosi pupi sono appesi uno accanto all’altro, si assisterà a una piccola performance che mostrerà i segreti del movimento dei pupi.
Poi la visita proseguirà nel teatrino di fronte che Cuticchio aprì nel 1973, proseguendo pervicacemente una tradizione da molti considerata ormai morta, in un centro storico ancora abbandonato e assediato dalle macchine. Una scelta artistica e di impegno civile.
I pupi erano gli strumenti del mestiere del padre Giacomo, puparo “camminante” per i paesini siciliani, dove imbastiva il suo teatrino mobile. Un paese diverso per ogni ciclo di spettacoli. Mimmo ha traghettato la tradizione da un’era all’altra, ampliandola e rinnovandola.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita è accessibile ai disabili.
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