Il mistero della sepoltura della baronessa di Carini: visite guidate alla Cripta Lanza a San Mamiliano
La Cripta della famiglia Lanza nella Chiesa di San Mamiliano a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Un mistero tra antiche sepolture è celato nella preziosa cripta dei nobili Lanza, la famiglia della donna uccisa nel 1563 nel più clamoroso dei delitti d’onore, Laura, passata alla storia come la baronessa di Carini. La cripta, della quale non si conosceva l’esistenza, è stata ritrovata per caso, vent’anni fa, durante lavori di manutenzione straordinaria dei sotterranei della Chiesa di San Mamiliano.
Rimossi i materiali di risulta, è emersa con una magnifica Pietà di marmo quattrocentesca di Giorgio da Milano, raffinate decorazioni e quattro tombe: in una è sepolto Blasco Lanza, il nonno di Laura; nell’altra la seconda moglie del padre, Castellana Centelles; nella terza probabilmente il padre-assassino, Cesare Lanza; sul quarto sarcofago, anonimo, giace la scultura di una giovane donna. Potrebbe essere la sepoltura segreta della baronessa.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Un mistero tra antiche sepolture è celato nella preziosa cripta dei nobili Lanza, la famiglia della donna uccisa nel 1563 nel più clamoroso dei delitti d’onore, Laura, passata alla storia come la baronessa di Carini. La cripta, della quale non si conosceva l’esistenza, è stata ritrovata per caso, vent’anni fa, durante lavori di manutenzione straordinaria dei sotterranei della Chiesa di San Mamiliano.
Rimossi i materiali di risulta, è emersa con una magnifica Pietà di marmo quattrocentesca di Giorgio da Milano, raffinate decorazioni e quattro tombe: in una è sepolto Blasco Lanza, il nonno di Laura; nell’altra la seconda moglie del padre, Castellana Centelles; nella terza probabilmente il padre-assassino, Cesare Lanza; sul quarto sarcofago, anonimo, giace la scultura di una giovane donna. Potrebbe essere la sepoltura segreta della baronessa.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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