Il Natale al Ditirammu è "Ninnarò": parole, musica e giochi di ombre raccontano la nascita di Gesù
Elisa Parrinello in "Ninnarò, il presepe raccontato"
Il Natale al teatro Ditirammu di Palermo è "Ninnarò, il presepe raccontato", spettacolo scritto da Rosa Mistretta, Vito Parrinello ed Elisa Parrinello: un poetico viaggio nell’immaginario popolare.
A salire sul palco oltre a Elisa Parrinello, che veste i panni di Ninnarò, sono gli attori Gigi Borruso , Elisa Parrinello, Giovanni Parrinello, Rosalia Raffa, Massimo Vella, Salvatore Lupo, Giacco Pojero, Giacomo Scinardo, Francesca Picone, Aldo Vesco e Noa Blasini.
"Ninnarò" è un vero e proprio rito in forma teatrale dedicato a Salvatore Sciurba, detto "Turidduzzu", sagrestano di una chiesa di un piccolo paese dell'entroterra siciliano. Egli portava sempre con sè un librettino con le storie tratte dalla Bibbia e spesso le raccontava davanti alle immagini sacre, accendendo qualche candela, creando una magica atmosfera.
La rappresentazione illustra con racconti, canti e musiche la storia di Gesù, ripercorrendo i nove giorni che precedono la nascita, chiamati Novena.
Dopo il teatro delle ombre e i festeggiamenti per la nascita lo spettacolo termina con un’antica ninna della tradizione popolare: il contastorie porge le candele precedentemente accese ai musicisti. Alla fine della ninna, tutti insieme spengono i ceri per non disturbare il sonno di Gesù bambino.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
A salire sul palco oltre a Elisa Parrinello, che veste i panni di Ninnarò, sono gli attori Gigi Borruso , Elisa Parrinello, Giovanni Parrinello, Rosalia Raffa, Massimo Vella, Salvatore Lupo, Giacco Pojero, Giacomo Scinardo, Francesca Picone, Aldo Vesco e Noa Blasini.
"Ninnarò" è un vero e proprio rito in forma teatrale dedicato a Salvatore Sciurba, detto "Turidduzzu", sagrestano di una chiesa di un piccolo paese dell'entroterra siciliano. Egli portava sempre con sè un librettino con le storie tratte dalla Bibbia e spesso le raccontava davanti alle immagini sacre, accendendo qualche candela, creando una magica atmosfera.
La rappresentazione illustra con racconti, canti e musiche la storia di Gesù, ripercorrendo i nove giorni che precedono la nascita, chiamati Novena.
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Ogni giornata è scandita dall’accensione di una candela da parte di Turidduzzu. Momento centrale è la rievocazione con il teatro delle ombre, del viaggio da Nazareth verso Betlemme, di Giuseppe e Maria e della nascita di Gesù, che si conclude con l’arrivo alla stalla dei Re Magi.Dopo il teatro delle ombre e i festeggiamenti per la nascita lo spettacolo termina con un’antica ninna della tradizione popolare: il contastorie porge le candele precedentemente accese ai musicisti. Alla fine della ninna, tutti insieme spengono i ceri per non disturbare il sonno di Gesù bambino.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
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