"Il panico": lo spettacolo in scena sul palco del Teatroimpulso di Catania
Si intitola "Il panico" il primo spettacolo della nuova stagione del Teatroimpulso di Catania, in scena dal 27 febbraio al primo marzo.
Lo spettacolo del drammaturgo argentino contemporaneo Rafael Spregelburd, con il testo tratto dall’Eptalogia di Hieronymus Bosch, parte dalla storia ipoteticamente narrata nel "Libro dei morti" che racconta della chiave nascosta da un dio egizio in grado di spalancare quella porta che divide il regno dei vivi da quello dei morti.
Ma i personaggi sono uomini e questa chiave si trasforma in una più materialistica ricerca della chiave della cassetta di sicurezza che una disperata vedova cerca dopo la morte del marito.
Nell’opera ci sono tante storie che si intersecano: un’agente immobiliare che non riesce a vendere, una direttrice di banca smemorata, una madre che non fa il suo ruolo, un giovane alla ricerca della sua identità sessuale, uno psicoterapeuta non molto professionale, una sensitiva incompresa, una coreografa e le sue ballerine in cerca dell’ispirazione e poi una segretaria sottomessa, un’amante sospettata pluriomicida e un’agente penitenziaria fifona. Quindici personaggi in scena in una parodia della nostra vita, calati nella ristrettezza economica della crisi argentina.
Lo spettacolo del drammaturgo argentino contemporaneo Rafael Spregelburd, con il testo tratto dall’Eptalogia di Hieronymus Bosch, parte dalla storia ipoteticamente narrata nel "Libro dei morti" che racconta della chiave nascosta da un dio egizio in grado di spalancare quella porta che divide il regno dei vivi da quello dei morti.
Ma i personaggi sono uomini e questa chiave si trasforma in una più materialistica ricerca della chiave della cassetta di sicurezza che una disperata vedova cerca dopo la morte del marito.
Nell’opera ci sono tante storie che si intersecano: un’agente immobiliare che non riesce a vendere, una direttrice di banca smemorata, una madre che non fa il suo ruolo, un giovane alla ricerca della sua identità sessuale, uno psicoterapeuta non molto professionale, una sensitiva incompresa, una coreografa e le sue ballerine in cerca dell’ispirazione e poi una segretaria sottomessa, un’amante sospettata pluriomicida e un’agente penitenziaria fifona. Quindici personaggi in scena in una parodia della nostra vita, calati nella ristrettezza economica della crisi argentina.
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