“Il pittore in Africa” di Mario Merz in mostra al museo archeologico Salinas

L'installazione di Mario Merz visibile al Museo Salinas
La genesi dell’opera di Mario Merz risale agli anni Ottanta quando, partecipando ad una storica edizione della Biennale di Venezia, l’artista si interrogò sulla totale mancanza di partecipazione africana alla manifestazione.
La frase “esisterà pure un pittore in Africa” diventa così un interrogativo pulsante che, allora come oggi, si allarga alla mancata comprensione tra due sponde vicinissime e lontanissime nello stesso tempo.
Da quell’interrogativo nacque il "Pittore in Africa" (1984) che da giovedì 31 maggio vivrà come installazione a lungo termine su una delle pareti dell’appena ritrovata Agorà del Museo archeologico Salinas di Palermo che ospita le protomi leonine del Tempio di Himera oltre al frontone del Tempio C di Selinunte.
La frase “esisterà pure un pittore in Africa” diventa così un interrogativo pulsante che, allora come oggi, si allarga alla mancata comprensione tra due sponde vicinissime e lontanissime nello stesso tempo.
Da quell’interrogativo nacque il "Pittore in Africa" (1984) che da giovedì 31 maggio vivrà come installazione a lungo termine su una delle pareti dell’appena ritrovata Agorà del Museo archeologico Salinas di Palermo che ospita le protomi leonine del Tempio di Himera oltre al frontone del Tempio C di Selinunte.
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