Il ruolo degli artigiani che ricostruirono la città distrutta dal terremoto nella mostra "Bottega Gibellina"
La Stella di Consagra in costruzione
La mostra "Bottega Gibellina. Gli artigiani nella ricostruzione della città" mette in evidenza il ruolo che gli artigiani hanno avuto nel progetto di ricostruzione della città di Gibellina distrutta dal terremoto del 1968.
Testi, documenti, maquette, disegni ed oggetti realizzati dalle diverse maestranze che lavorarono fianco a fianco con alcuni dei più grandi maestri dell’arte contemporanea in Italia raccontano una delle stagioni più interessanti per la sperimentazione dei nuovi linguaggi, per l'intreccio di tradizioni e storia, di natura e cultura, di perizia tecnica e consapevolezza estetica.
Sono le mani le protagoniste di questa mostra: i manufatti dei fabbri, dei marmisti, dei ceramisti, dei carpentieri, delle sarte e delle ricamatrici che insieme ad artisti, registi ed intellettuali crearono straordinarie opere per il festival delle Orestiadi e per la città. Le mani delle ricamatrici e degli artigiani di Gibellina, eredi di una tradizione millenaria che ha reso culturalmente ricca la Sicilia.
Questa mostra nel cinquantesimo del sisma vuole ricordare l’entusiasmo degli anni della ricostruzione, che vide la gente di Gibellina vivere e condividere con registi, attori ed intellettuali, per rifondare insieme la nuova città.
Testi, documenti, maquette, disegni ed oggetti realizzati dalle diverse maestranze che lavorarono fianco a fianco con alcuni dei più grandi maestri dell’arte contemporanea in Italia raccontano una delle stagioni più interessanti per la sperimentazione dei nuovi linguaggi, per l'intreccio di tradizioni e storia, di natura e cultura, di perizia tecnica e consapevolezza estetica.
Sono le mani le protagoniste di questa mostra: i manufatti dei fabbri, dei marmisti, dei ceramisti, dei carpentieri, delle sarte e delle ricamatrici che insieme ad artisti, registi ed intellettuali crearono straordinarie opere per il festival delle Orestiadi e per la città. Le mani delle ricamatrici e degli artigiani di Gibellina, eredi di una tradizione millenaria che ha reso culturalmente ricca la Sicilia.
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