Il trionfo del colore e della natura: a Palermo la mostra di tele astratte di Gerardo Minicozzi

Una tela della mostra di Gerardo Minicozzi
Dopo un periodo di intenso lavoro nel nord Italia, Gerardo Minicozzi debutta a Palermo per stupire la città con le sue opere d'arte, tele astratte dai colori accesi dedicate alle tonalità della natura.
Minicozzi, pittore campano ma parmense di adozione, è un artista autodidatta che ha scelto il capoluogo siciliano per il suo debutto in Sicilia. Olio e acrilici su tela di medie dimensioni la sua produzione artistica astratta, spesso materica: un tripudio di colori che vanno dai toni caldi alle luce più spente, colori studiati e ricercati per delle tele luminose e ricche di significato. Di notevole interesse la collezione composta di tele nei colori brillanti dell’oro, del blu cobalto, del rosso porpora.
A dodici anni, Gerardo Minicozzi, inizia a dipingere attratto dai colori della natura, colori che egli ama studiare per coglierne le più svariate sfumature. L’analisi della luce e gli studi sui colori sono così alla base dei lavori di Gerardo, tanto che egli può definire la natura la sua grande maestra. Ma l’artista studia anche i grandi classici e si infatua della grande arte del passato, senza imitarla ma interiorizzandola per creare qualcosa di unico.
Il risultato è una convivenza di tecniche e risultati sempre diversi, pur mantenendo il suo inconfondibile stile personale che lo rendono oggi riconoscibile. Altra grande insegnante, per Gerardo, è sicuramente la città di Roma, dove egli vive per diversi anni. Il vorticoso andamento delle acque del Tevere, il connubio fra l'architettura e gli elementi naturali della città eterna, gli hanno fornito materiale per le sue prepotenti astrazioni. Temi e commistioni, queste, che si ritrovano nelle venti tele esposte presso la galleria del magazine "Banca&Impresa Speciale Arte" nel cuore di Palermo.
Minicozzi, pittore campano ma parmense di adozione, è un artista autodidatta che ha scelto il capoluogo siciliano per il suo debutto in Sicilia. Olio e acrilici su tela di medie dimensioni la sua produzione artistica astratta, spesso materica: un tripudio di colori che vanno dai toni caldi alle luce più spente, colori studiati e ricercati per delle tele luminose e ricche di significato. Di notevole interesse la collezione composta di tele nei colori brillanti dell’oro, del blu cobalto, del rosso porpora.
A dodici anni, Gerardo Minicozzi, inizia a dipingere attratto dai colori della natura, colori che egli ama studiare per coglierne le più svariate sfumature. L’analisi della luce e gli studi sui colori sono così alla base dei lavori di Gerardo, tanto che egli può definire la natura la sua grande maestra. Ma l’artista studia anche i grandi classici e si infatua della grande arte del passato, senza imitarla ma interiorizzandola per creare qualcosa di unico.
Il risultato è una convivenza di tecniche e risultati sempre diversi, pur mantenendo il suo inconfondibile stile personale che lo rendono oggi riconoscibile. Altra grande insegnante, per Gerardo, è sicuramente la città di Roma, dove egli vive per diversi anni. Il vorticoso andamento delle acque del Tevere, il connubio fra l'architettura e gli elementi naturali della città eterna, gli hanno fornito materiale per le sue prepotenti astrazioni. Temi e commistioni, queste, che si ritrovano nelle venti tele esposte presso la galleria del magazine "Banca&Impresa Speciale Arte" nel cuore di Palermo.
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