Inedito dialogo tra passato e presente: l'arte di Philip Colbert irrompe a Erice e Segesta

Philip Colbert con alcune installazioni di "Lobsteropolis in Erice"
La curatela è affidata a Giordano Bruno Guerri. In un inedito dialogo tra passato e presente, l'universo colorato e ipercontemporaneo di Colbert, erede dichiarato della Pop Art, si inserisce nel tessuto millenario della città, trasformando il borgo in un palcoscenico dove l'arte di questo tempo si confronta con la storia.
Sculture monumentali di aragoste antropomorfe, installazioni di opere che mescolano ironia e citazioni artistiche (da Rubens a Warhol) sono esposte nei luoghi che videro fiorire la civiltà elima, fondata dai Troiani giunti in Sicilia dopo la distruzione della loro città per mano degli Achei: Segesta ed Erice.
Qui le opere sono collocate in luoghi simbolici come il Castello di Venere, piazza della Matrice, l'Istituto Wigner-San Francesco, il Belvedere Olof Palme dell'Istituto Blackett San Domenico e Porta Trapani, mentre a Segesta sono esposte al Tempio dorico e lungo il percorso che conduce al Teatro.
L'effetto è dirompente: un gioco visivo che invita il pubblico a riflettere sulla relazione tra tradizione e innovazione, cultura alta e cultura pop, memoria e futuro.
Visitabile a orario continuato nei luoghi pubblici e negli orari di apertura al pubblico dei singoli siti.
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