L’antico maniero di re, nobildonne e cavalieri: le visite al Castello Ursino di Catania

Il Castello Ursino di Catania
Voluto dall’imperatore svevo Federico II nell’ambito di un piano difensivo a protezione della Sicilia orientale, il Castello Ursino diventò in epoche successive residenza di sovrani, viceré e potenti nobili.
Fu perfino sede di Parlamento, dopo rivolte e rivoluzioni, e una parte venne adibita a prigione con anguste celle e condizioni disumane, come attestato da numerose testimonianze e dagli stessi graffiti dei carcerati.
L’antica fortezza – l’origine del nome è ancora controversa – subì gravi danni tra terremoti e colate laviche, ma riuscì a resistere, se pur ricostruita. Dal 1939 il castello è stato acquisito dal Comune che lo ha restaurato e trasformato in Museo civico, custodendovi le raccolte Biscari e dei Benedettini. Negli anni scorsi, nuovi interventi di riqualificazione.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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