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Il Conservatorio di Palermo apre la stagione: il concerto-evento al Teatro Massimo

  • Teatro Massimo - Palermo
  • 5 marzo 2024 (evento concluso)
  • 20.30
  • 5 euro
  • Biglietti acquistabili nella biglietteria del Teatro Massimo (aperta dal lunedì alla domenica, dalle 9.30 alle 15.30 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio della rappresentazione). Maggiori info chiamando il numero 091 6053580 o scrivendo a biglietteria@teatromassimo.it
     
Balarm
La redazione

Christian Barraco e Carmen Sottile

Il Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo apre la nuova Stagione Concertistica 2024 con un concerto-evento che vede protagonista la propria Orchestra Sinfonica diretta dal Maestro Antonio Fogliani e solisti Carmen Sottile al pianoforte e Christian Barraco al violoncello.

Appuntamento martedì 5 marzo ore 20.30 presso la Sala Grande del Teatro Massimo.

Un concerto imperdibile per gli amanti della musica classica, che segna l'inizio di una stagione ricca di appuntamenti di grande qualità.

Per l’occasione l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Palermo propone il seguente programma: Maria Chiara Casà, Colori; Fryderyk Chopin, Andante spianato e grande polacca brillante op.22 (Carmen Sottile, pianoforte); Pëtr Il'ič Tchaikovsky, Variazioni Rococò op.33 (Christian Barracco, violoncello) - Sinfonia n.6 Patetica.

«Colori – come scrive Dario Macaluso - è un’esplorazione sonora di sintesi in forma orchestrale dove si rintraccia l’archetipo della pronuncia. Le percussioni hanno particolare rilievo assieme a frammenti di progressione melodica appena accennati quasi a suggerire il primo vagito consapevole.

La tessitura degli archi sembra suggerire la presenza di una ragione ordinatrice in un caos primordiale.

La compositrice mette in luce sapienza di scrittura e abilità nella gestione timbrica, cosa quest’ultima che la inserisce – nella fase iniziale del brano - lungo il percorso dell’Esplorazione del bianco (citando un brano di Sciarrino) in quanto energia sonora indefinita. Ma la lezione di Stravinsky è luce ancora vivida e persistente e Casà se ne appropria con sicura destrezza».
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