La "banalità" del male in musica e parole: Ninni Bruschetta in "Il mio nome è Caino" di Claudio Fava

Ninni Bruschetta in "Il mio nome è Caino" (foto di Giuseppe Contarini)
Diretto da Laura Giacobbe, lo spettacolo è prodotto da Maurizio Puglisi (Nutrimenti Terrestri) in collaborazione con Latitudini - Rete siciliana di drammaturgia contemporanea.
Accompagnato dal pianoforte di Cettina Donato, Bruschetta interpreta in prima persona il ritratto di un uomo che vive a contatto diretto con il "male", uno spietato killer associato a una delle più sanguinarie famiglie mafiose palermitane.
Un Caino, in tutti i sensi, che ha ucciso con le proprie mani proprio chi era per lui come un fratello, primo di una lunga serie di efferati omicidi.
Un'interpretazione, quella di Bruschetta, che lascia spazio però a una "sospensione del giudizio" quasi riconoscendo in Caino una sorta di normalità. Caino è più vicino a noi di quanto si possa pensare.
Un personaggio tanto crudele quanto umano, una mente viziata che rasenta la follia ma sorprende per una inaspettata sensibilità, persino ironia, dando allo spettatore un'immagine del male depauperata, impoverita, debole e, in fondo, sconfitta.
Per partecipare è necessario acquistare i ticket online sul sito web della Fondazione Orestiadi: il biglietto intero ha un costo di 15 euro; il ridotto ha un costo di 10 euro ed riservato a studenti universitari (in possesso di libretto in corso di validità), giovani under 25, residenti nel Comune di Gibellina, soci Unpli, possessori biglietto Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, possessori biglietto di Siracusa Teatro Greco Stagione 2019, Fondazione INDA e CRAL dipendenti Regione Siciliana (con tessera in corso di validità).
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