La basilica del santo che sconfisse la peste: apre alle visite la collegiata di San Sebastiano ad Acireale

Collegiata di San Sebastiano ad Acireale
Fu San Sebastiano a scongiurare la peste del 1577: e i fedeli aumentarono talmente tanto da costringere i rettori della confraternita a lasciare il piccolo oratorio che sorgeva là dove ora è la chiesa di sant’Antonio da Padova. La statua del santo – rimasta sull’altare per tutta la durata della pestilenza che risparmiò Aci, ma sterminò gli abitanti delle città vicine – migrò quindi nella nuova basilica la cui costruzione iniziò nel 1608 e fu completata nel 1644.
Venerando Costanzo si occupò degli affreschi sulla vita di San Sebastiano, e Baldassare Grasso realizzò quelli del coro. Ma dove non poté la peste, riuscì il terremoto del 1693: il Val di Noto contò 60 mila vittime, 739 solo ad Aci. Crollarono coro, sagrestia e oratorio, la ricostruzione partì nel 1695. La facciata di Angelo Bellofiore è uno straordinario esempio di barocco siciliano.
Ad Acireale sono 10 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo ad Acireale, al costo di 25 euro.
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