"La Caduta di Fetonte": la pittura di Giuseppe Buzzotta si confronta con il mito classico

Particolare di un'opera di Giuseppe Buzzotta visibile alla mostra
L'Ascensore presenta la mostra personale di Giuseppe Buzzotta dal titolo "La Caduta di Fetonte" a cura di Elsa Barbieri. La ricerca dell'artista si pone come una produzione di immagini che cercano l’assenza di separazione tra le cose della realtà.
La sua pittura si colloca oltre l’aspetto dualistico, sul confine tra il mondo fisico e reale e quello simbolico e mnemonico, le opere hanno svariate possibilità di realizzazione tecnica proprio nel tentativo di unificare le espressioni del fare nell’arte.
Queste immagini fanno i conti col presente che è anche intrinsecamente ricordo,giocano col tempo e le sue insensatezze.
Il segno qui è un passaggio di fuoco, da intendersi come esercizio di una volontà metodica, ritmica, che trasforma lo spazio vasto, vissuto sempre come “cielo", cioè come una vastità entro la quale si osservano fenomeni conosciuti ed ignoti.
La sua pittura si colloca oltre l’aspetto dualistico, sul confine tra il mondo fisico e reale e quello simbolico e mnemonico, le opere hanno svariate possibilità di realizzazione tecnica proprio nel tentativo di unificare le espressioni del fare nell’arte.
Queste immagini fanno i conti col presente che è anche intrinsecamente ricordo,giocano col tempo e le sue insensatezze.
Il segno qui è un passaggio di fuoco, da intendersi come esercizio di una volontà metodica, ritmica, che trasforma lo spazio vasto, vissuto sempre come “cielo", cioè come una vastità entro la quale si osservano fenomeni conosciuti ed ignoti.
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