"La chiave dell'ascensore", al Teatro Libero di Palermo lo spettacolo di Agota Kristof
In una stanza che gli spettatori sbirciano da una finestra, avvolta dalle volute della nebbia e dal vento che le muove i capelli, una la donna racconta la storia a se stessa, la racconta per l'ennesima volta. Tutto è reale e simbolico allo stesso tempo: le luci, i rumori, la voce. La favola pian piano svela il suo risvolto fino a farsi baratro.
Frasi brevi, una sintassi cruda, assenza di aggettivi: il fascino di questo testo scritto in francese nel 1977 sta proprio nell'economia di mezzi e nella loro intensità. Nel teatro, luogo dell’incontro per eccellenza, l’autrice trova il mezzo ideale per esprimere il suo messaggio: la speranza è nella parola, nella comunicazione con gli altri.
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