La collezione di Bruno Caruso nell'ex ospedale dei poveri: alla scoperta del Museo Civico di Naro
Museo Civico di Naro
Castelli, chiese e monasteri sono i protagnisti di Naro, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Luoghi che saranno visitabili durante "Le Vie dei Tesori", che per la sua prima edizione si svolgerà nei weekend dal 13 al 29 settembre.
La sezione grafica è stata voluta da Bruno Caruso, cittadino onorario di Naro: il Museo Civico di Palazzo Malfitano è nato due anni fa su impulso dell’associazione Indàra. Pensato per essere suddiviso in diverse sezioni, ha inglobato la collezione permanente di opere di grafica costruita dal 2000.
Il museo racchiude 244 opere per la maggior parte donate dallo stesso Bruno Caruso (24 sono firmate dallo stesso artista), e nove incisioni originali tra ‘600 e ‘800, di Ulisse Aldovrandi, Rembrandt, Bartolomeo Pinelli, l’olandese Hondius, Goya e Gustave Dorè. La sezione grafica è ospitata nell’ex ospedale di San Rocco, fondato nel XVI secolo dai Signori di Giacchetto come ricovero degli infermi poveri della città, e sede di un’arciconfraternita di artigiani e gentiluomini, che si occupava di seppellire i poveri.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
La sezione grafica è stata voluta da Bruno Caruso, cittadino onorario di Naro: il Museo Civico di Palazzo Malfitano è nato due anni fa su impulso dell’associazione Indàra. Pensato per essere suddiviso in diverse sezioni, ha inglobato la collezione permanente di opere di grafica costruita dal 2000.
Il museo racchiude 244 opere per la maggior parte donate dallo stesso Bruno Caruso (24 sono firmate dallo stesso artista), e nove incisioni originali tra ‘600 e ‘800, di Ulisse Aldovrandi, Rembrandt, Bartolomeo Pinelli, l’olandese Hondius, Goya e Gustave Dorè. La sezione grafica è ospitata nell’ex ospedale di San Rocco, fondato nel XVI secolo dai Signori di Giacchetto come ricovero degli infermi poveri della città, e sede di un’arciconfraternita di artigiani e gentiluomini, che si occupava di seppellire i poveri.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
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