"La semplicità ingannata": lo spettacolo sull'essere donne al Museo delle Marionette
Va in scena, per il XLIV Festival di Morgana, domenica 17 novembre, lo spettacolo "La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne" di e con Marta Cuscunà.
Nel Cinquecento avere una figlia femmina era un problema: una parte del patrimonio economico andava in fumo al momento del matrimonio. Certamente una figlia bella e sana era economicamente vantaggiosa perché poteva essere “accasata” con una dote modesta, mentre una figlia meno appetibile o con qualche difetto fisico prevedeva esborsi assai più salati.
Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo generalizzato e alla continua inflazione delle doti si dovette porre rimedio trovando una soluzione alternativa per sistemare le figlie in sovrannumero: la monacazione forzata.
Le monache del Santa Chiara di Udine attuarono una forma di resistenza davvero unica nel suo genere. Trasformarono il loro convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca.
Ovviamente l’Inquisizione cercò con forza di ristabilire un ferreo controllo sul convento e su quella comunità di monache, ma le Clarisse riuscirono a resistere per anni facendosi beffe del potere maschile e creando, dentro il Santa Chiara, un’alternativa sorprendente per una società in cui le donne erano escluse da ogni aspetto politico, economico e sociale della vita.
Nel Cinquecento avere una figlia femmina era un problema: una parte del patrimonio economico andava in fumo al momento del matrimonio. Certamente una figlia bella e sana era economicamente vantaggiosa perché poteva essere “accasata” con una dote modesta, mentre una figlia meno appetibile o con qualche difetto fisico prevedeva esborsi assai più salati.
Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo generalizzato e alla continua inflazione delle doti si dovette porre rimedio trovando una soluzione alternativa per sistemare le figlie in sovrannumero: la monacazione forzata.
Le monache del Santa Chiara di Udine attuarono una forma di resistenza davvero unica nel suo genere. Trasformarono il loro convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca.
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