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"Legambiente arriva ai Cantieri": tre giorni di eventi inaugurano il nuovo Spazio Mediterraneo

Il Nahoti Project

Tre giorni di eventi aperti a tutti per festeggiare l'avvio del nuovo percorso di Legambiente Sicilia all'interno dei Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, aspettando la prossima edizione di "Festambiente Mediterraneo 2019".

Proiezioni, conferenze, musica dal vivo, dibattiti e appuntamenti dedicati ai bambini, animano dal 14 al 16 febbraio i capannoni affidati dal Comune di Palermo all'associazione (ovvero l'ex Spazio Marceau e quelli adiacenti), che oggi possiamo chiamare ufficialmente Spazio Mediterraneo

Spazio che, come preannunciato dal presidente della delegazione di Sicilia, Gianfranco Zanna, in occasione della "Giornata Mondiale delle zone umide" ospiterà un Centro polifunzionale, un Centro di documentazione per l’ambiente, uno Spazio condiviso in cui organizzare eventi culturali, incontri pubblici, workshop e seminari, un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità e di laboratori per ragazzi e uno spazio destinato al Coworking per la condivisione di professionalità e competenze (leggi qui per saperne di più).
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Si inizia, dunque, giovedì 14 febbraio alle 17 con l'inaugurazione dei nuovi spazi e la presentazione del progetto di completamento dei lavori, con la premiazione del progetto "Una cosa bella e giusta" e la presentazione dell'opera di Benedetto Pietromarchi "Oliva Caerulea".

Ma la serata non si ferma qui: alle 19.30 sarà proiettato il documentario sui cambiamenti climatici "Una scomoda verità" di Al Gore mentre alle 21 l'Orchestra di Tavola Tonda farà ballare tutti i presenti con la "Fest'abballu".

La seconda giornata - venerdì 15 febbraio - è dedicata alla conferenza regionale "Sicilia 2030. Forum QualEnergia +1.5° accelerare la rivoluzione energetica", un momento di incontro e confronto dedicato alle energie rinnovabili tra economia, istituzioni e ricerca. Tutto con un solo obiettivo: cambiare il futuro del nostro pianeta.

Alle 21 spazio ancora alla musica dal vivo, questa volta con il cantastorie Chris Obehi, nigeriano di nascita ma siciliano d'adozione, e con il Nahoti Project, gruppo nato dall'incontro di tre mondi diversi rappresentati da Mercy Sunday, Franco Barresi e Herman Ezscò.

L'ultima giornata - sabato 16 febbraio - si apre alle 9.30 con l'inaugurazione della mostra "Paesaggi sismici. Il Belìce a 50 anni dal terremoto", un racconto in immagini della valle del Belìce prima e dopo il terribile sisma che il 15 gennaio 1968 ebbe un tragico impatto sui luoghi e sulle comunità locali. E ancora spazio al dibattito con "Non in nome mio", con la presentazione del dossier "L'accoglienza che fa bene all'Italia" e la proiezione di "Aadil", medio-metraggio diretto da Salvatore Lazzaro e prodotto dalla Sikelia Film.

Il gran finale della tre giorni è dedicato ai bambini: dalle 16 alle 19 è tempo di festa con "Artea" tra laboratori, giochi sostenibili, letture, spettacoli di bolle e giocolieri, un approccio didattico ma soprattutto ludico alle tematiche legate alla salvaguardia del pianeta e delle sue meraviglie (leggi qui il programma completo).
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