Sezione "Nuove Visioni": Matinée di proiezioni del Sicilia Queer Filmfest
Tratto dal film "Olympia I & II"
Nell'ambito del "Sicilia Queer Filmfest", festival di cinema internazionale e di controcultura (visualizza il programma), è prevista la sezione "Nuove Visioni", concorso dedicato ai lungometraggi.
Si parte alle 10 di venerdì 26 maggio alla cinema Rouge et Noir di Palermo con la proiezione in anteprima nazionale di "Shau Mich Nicht So An" di Ulsenna Borchu ("Don't look at me that way", Germania e Mongoia, 2015, 88', versione orginale sottotitolata in italiano e inglese).
Iva è una giovane madre single che si prende cura della piccola Sophia come meglio può. Nelle loro vite entra improvvisamente Hedi, la nuova vicina di casa. Attratta dall’effetto che la ragazza suscita nella figlia e colpita dal suo travolgente atteggiamento libertino, Iva si innamorerà perdutamente di Hedi. Quando tutto sembra però andare per il meglio tra le due donne, il ritorno del padre di Iva comporterà uno strano cambiamento negli atteggiamenti di Hedi.
Alle 12.00 è il momento di "Le Parc" di Damien Manivel (Francia, 2016, 71', versione orginale sottotitolata in italiano e inglese)
Una fiaba moderna che rievoca la potenza del cinema muto per parlare di temi quali l’adolescenza, la scoperta del desiderio e della sessualità e l’incomunicabilità ai tempi dei social media, giocando col cinema di genere ed i suoi linguaggi.
Alle 14.00 parte la proiezione di "El futuro perfecto" di Nele Wohlatz (Argentina, 2016, 65' versione orginale sottotitolata in italiano e inglese).
Un prodotto insolito che, mischiando i linguaggi del cinema documentario e di quello di finzione, riesce a ragionare non soltanto su temi quali l’emigrazione e la diversificazione culturale ma porta avanti uno studio sul linguaggio che specula sulla temporalità, sull’ipotesi e sulla possibilità senza dimenticarsi della sua componente ironica.
Si parte alle 10 di venerdì 26 maggio alla cinema Rouge et Noir di Palermo con la proiezione in anteprima nazionale di "Shau Mich Nicht So An" di Ulsenna Borchu ("Don't look at me that way", Germania e Mongoia, 2015, 88', versione orginale sottotitolata in italiano e inglese).
Iva è una giovane madre single che si prende cura della piccola Sophia come meglio può. Nelle loro vite entra improvvisamente Hedi, la nuova vicina di casa. Attratta dall’effetto che la ragazza suscita nella figlia e colpita dal suo travolgente atteggiamento libertino, Iva si innamorerà perdutamente di Hedi. Quando tutto sembra però andare per il meglio tra le due donne, il ritorno del padre di Iva comporterà uno strano cambiamento negli atteggiamenti di Hedi.
Alle 12.00 è il momento di "Le Parc" di Damien Manivel (Francia, 2016, 71', versione orginale sottotitolata in italiano e inglese)
Una fiaba moderna che rievoca la potenza del cinema muto per parlare di temi quali l’adolescenza, la scoperta del desiderio e della sessualità e l’incomunicabilità ai tempi dei social media, giocando col cinema di genere ed i suoi linguaggi.
Alle 14.00 parte la proiezione di "El futuro perfecto" di Nele Wohlatz (Argentina, 2016, 65' versione orginale sottotitolata in italiano e inglese).
Un prodotto insolito che, mischiando i linguaggi del cinema documentario e di quello di finzione, riesce a ragionare non soltanto su temi quali l’emigrazione e la diversificazione culturale ma porta avanti uno studio sul linguaggio che specula sulla temporalità, sull’ipotesi e sulla possibilità senza dimenticarsi della sua componente ironica.
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