Luce che si fa visione e paesaggio: "Immersioni" per scoprire l'arte di Franco Fratantonio

Opera in pastello tecnica mista, 2019, di Franco Fratantonio (part.)
Il percorso di questa mostra propone una selezione di diciotto opere a pastello e una installazione, realizzate appositamente per questo progetto ideato, organizzato e curato da Massimo La Piana.
La capacità di raccontare il paesaggio circostante, evidenziandone i contrasti coloristici e la selvaggia e ancestrale bellezza dei particolari, fanno da contraltare alla ridondanza e alla preponderanza estetica del barocco nel Ragusano.
Protagonista assoluta della ricerca di Fratantonio è la luce. Il modo in cui essa trasmuta la visione dello stesso paesaggio, della stessa immagine, nel divenire del giorno e della notte. La luce accecante delle mattinate estive, delle infinite gamme di viola dell'alba, degli intensi arancioni africani o delle striate e variopinte qualità di rosa dei tramonti, del buio annientato dai riflessi lunari.
«Io – spiega Fratantonio – rappresento ciò che la natura mi suggerisce, il mio rapporto con essa è di tipo contemplativo spirituale». Materia che diventa luce, attraverso la dolce consistenza del pastello e mezzo con la quale l'artista racconta il trasparente, il cristallino, si ancora alla visione per rivelare i colori dell'immateriale. Soggetto ideale per questa ricerca è il mare, strumento di rifrazione, specchio del cielo, punto d'incontro tra etereo e concreto, spirituale e materiale.
Cielo e Mare, dunque, nei lavori dell'artista che vengono rappresentati attraverso una visione concreta, scegliendo con cura il momento della giornata in cui il circostante coincide con il suo stato d'animo.
«Come Narciso - sottolinea il gallerista Massimo La Piana - il cielo si specchia nel mare che innamorato, lo cattura e trasforma la sua bellezza in propria, animandola con i propri riflessi».
Nato nel 1962 a Modica (Ragusa), Fratantonio nei suoi lavori traspone e introietta il calore di questa parte della Sicilia, raccontandola attraverso la primitiva e incredibile gamma di bruni offerti all'occhio. Non sorprende, quindi, che tra Fratantonio e gli artisti che operano in quel territorio (in particolare con il Maestro Piero Guccione al quale era legato da rapporti di stima e amicizia) esistano affinità elettive che riguardano la visione del paesaggio nella sua complessità.
Nel 1984 si trasferisce a Milano. Qui completa la sua formazione, conseguendo prima il diploma del Liceo Artistico e poi quello in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera. Durante gli anni di sviluppo artistico Franco Fratantonio conosce e frequenta artisti e studiosi di gran rilievo artistico culturale. Questi sono gli anni in cui la ricerca e la sperimentazione determinano una conoscenza maggiore del linguaggio e della tecnica.
Tra il 1995 e il 2001 ha il privilegio di lavorare nell'ambito scenografico come tecnico di palcoscenico presso il teatro "Alla Scala" di Milano. L'artista, dopo una permanenza a Milano lunga vent'anni, spinto dall'amore che lo lega alla sua Sicilia, ritorna a vivere e a lavorare tra Modica e Sampieri - Scicli. Video, foto e pittura sono i linguaggi con i quali si esprime.
Nella sua lunga esperienza artistica ha esposto in diverse mostre personali e collettive, partecipando anche a numerosi progetti culturali in Italia e all'estero. Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche.
La mostra "Immersioni" di Franco Fratantonio, in corso nelle sale espositive della Galleria La Piana Arte Contemporanea, è stata prorograta fino al 14 dicembre.
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