TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro E Cabaret

"'Nta ll'aria": lo spettacolo di Tino Caspanello allo Zo centro culture contemporanee

  • Altrescene
  • Zo Centro Culture Contemporanee - Catania
  • 15 novembre 2019 (evento concluso)
  • 21.00
  • 12 euro (intero), 10 euro (ridotto)
  • Info e prenotazioni ai numeri 095 8168912, 389 5912392
Sul palco dello Zo di Catania per la rassegna AltreScene, arriva "'Nta ll'aria", drammaturgia e regia di Tino Caspanello, con Cinzia Muscolino, Tino Calabrò, Alessio Bonaffini, una produzione di Teatro Pubblico Incanto.

Due operai, un balcone da dipingere, parole senza peso per fare scorrere il tempo. E potrebbe essere l’eternità, così, per sempre, con la sua logica, le sue certezze, la sete, la fame e la solitudine. Potrebbe essere così, per sempre, se non arrivasse qualcuno che è fuori dal disegno, fuori dalla perfezione, qualcuno che non sa dove andare, perché trovare un posto, nel cuore, è ormai quasi impossibile; qualcuno che però ha molto da offrire, tra un caffè e l’altro, tra un bicchiere di vino e un sogno rubato all’immaginazione; qualcuno che ancora guarda il mondo e lo ascolta, oltre i suoi rumori, oltre il suono delle sue parole, per scoprirne i segreti che viaggiano sotto la sua pelle.
Adv
"'Nta ll’aria" vuole raccontare mettendo la lente di ingrandimento su fugaci percezioni quotidiane e ingrandendole fino a trasfigurarle in storie in cui si riflette tutto il macrocosmo, perché la vicenda dei due imbianchini, intersecata a quella della donna che irrompe all’improvviso nella loro routine, è una riflessione sui condizionamenti che, troppo spesso, ci impediscono di accettare l’altro, il diverso da noi, solo perché la sua diversità rappresenta una minaccia alla nostra presunta normalità.

Non ci si rende conto che ogni essere umano possiede una ricchezza di emozioni, un bagaglio di verità, che appartengono a tutti noi, che ci arricchirebbero se solo cominciassimo a rispettarne l’origine, la causa e la differenza. Viviamo ormai troppo spesso legati a pregiudizi che ci impediscono di vedere oltre il nostro io, pericolosamente attaccati a modi di pensare che si raggrumano, nel tempo, formando attorno al nostro sentire una crosta che non lascia più battere il nostro cuore seguendo il ritmo che gli è naturale.

Per fortuna, di tanto in tanto, sulla strada si incontra ancora qualche santo, una folle, o un poeta, che riescono a ricondurci nei luoghi in cui la vita si addensa secondo le regole del caos più ordinato. 

COSA C'È DA FARE