"Nulla": figure stilizzate di donne nude per la mostra online dell'artista Fulvia Morganti
Opera di Fulvia Morganti (part.)
Lo Studio Barnum, in collaborazione con l'associazione dei Musei d'arte contemporanea italiani, inaugura la mostra di Fulvia Morganti, in occasione della XVI edizione della Giornata del Contemporaneo.
"Nulla" è il titolo scelto dall'artista per questa esposizione, a cura di Vincenzo Medica, visibile dal 5 al 10 dicembre sui canali social della galleria. Un titolo forte, forse bizzarro. Sicuramente provocatorio, che vede protagoniste 20 tele pittoriche.
Nei suoi quadri solo donne, stilizzate e nude, di una semplicità artistica che sembrano muoversi, che sembrano indicare la necessità di una corsa. La direzione sta al visitatore deciderla o interpretarla.
«Quando mi sono per la prima volta imbattuto nei quadri di Fulvia Morganti, - spiega Fabrizio Catalano nel suo testo critico - m’è subito sembrato di riconoscervi il più recente anello di quella medesima catena evolutiva. Figure serpeggianti, contorte; forse colte da un fremito, forse irredimibilmente tormentate.
Spesso si stagliano nell’ombra, eppure rimangono sommesse, mantengono lo sguardo obliquo o, addirittura, le palpebre serrate; talvolta emergono da uno sfondo latteo, lontano dalla luce della redenzione».
Tutte le opere esposte sono in vendita.
"Nulla" è il titolo scelto dall'artista per questa esposizione, a cura di Vincenzo Medica, visibile dal 5 al 10 dicembre sui canali social della galleria. Un titolo forte, forse bizzarro. Sicuramente provocatorio, che vede protagoniste 20 tele pittoriche.
Nei suoi quadri solo donne, stilizzate e nude, di una semplicità artistica che sembrano muoversi, che sembrano indicare la necessità di una corsa. La direzione sta al visitatore deciderla o interpretarla.
«Quando mi sono per la prima volta imbattuto nei quadri di Fulvia Morganti, - spiega Fabrizio Catalano nel suo testo critico - m’è subito sembrato di riconoscervi il più recente anello di quella medesima catena evolutiva. Figure serpeggianti, contorte; forse colte da un fremito, forse irredimibilmente tormentate.
Spesso si stagliano nell’ombra, eppure rimangono sommesse, mantengono lo sguardo obliquo o, addirittura, le palpebre serrate; talvolta emergono da uno sfondo latteo, lontano dalla luce della redenzione».
Tutte le opere esposte sono in vendita.
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