"Oltre muri": una performance teatrale e musicale alla Cala di Palermo
Il concerto "Oltre i muri"
L’associazione palermitana Maghweb cura l’organizzazione e la realizzazione di “Oltre muri”, una performance teatrale e musicale, che condurrà i partecipanti in un viaggio di esplorazione sul tema dei “muri”. Ideata e realizzata dal M° Gianluca Badon, sarà proposta all’interno di una piazza del centro storico di Palermo.
La performance propone l’esecuzione al pianoforte, da parte del M° Badon, dei brani più significativi dell’album “The Wall” dei Pink Floyd, trascritti e rivisitati, alternati alla recitazione di poesie e scritti di alcuni dei più importanti autori del nostro tempo, letture selezionate per accompagnare lo spettatore nella disamina dei temi trattati nel disco.
Sul palco un pianista e un attore condurranno gli spettatori attraverso un percorso d’arte, contenuti ed emozioni. Le tematiche affrontate sono molto attuali: esclusione, omologazione, disumanizzazione, frustrazione, apatia, demonizzazione dell’altro e del diverso, sono solo alcuni dei mattoni che contribuiscono tuttora a costruire muri tra gli uomini. Muri tra gli Stati, tra i popoli, tra poveri e ricchi, muri interiori, muri tra sé e ciò che è altro da sé.
A seguire, la compagnia teatrale “Teatro Due Mondi” realizzerà lo spettacolo “Come crepe nei muri”, nato all’interno del progetto Mauerspringer. Un lavoro pensato e strutturato per la piazza, dove viene definito e disegnato un grande spazio rettangolare per l’azione che vedrà il pubblico occuparne i quattro lati. Parliamo di muri e di barriere fatti di pietra e filo spinato che possono diventare invalicabili, ma anche di come spesso è proprio la difficoltà di relazione tra le persone o con se stessi che crea muri di paura e diffidenza o confini individuali. L’ignoranza alza i muri, e la conoscenza crea le brecce perché poi possano essere abbattuti. Per questo “Come crepe nei muri” racconta di muri alti che dividono, che ancora vengono costruiti, e sono già talmente tanti che se visti dal cielo possono sembrare un enorme labirinto di varchi sorvegliati e di cul de sac.
La performance propone l’esecuzione al pianoforte, da parte del M° Badon, dei brani più significativi dell’album “The Wall” dei Pink Floyd, trascritti e rivisitati, alternati alla recitazione di poesie e scritti di alcuni dei più importanti autori del nostro tempo, letture selezionate per accompagnare lo spettatore nella disamina dei temi trattati nel disco.
Sul palco un pianista e un attore condurranno gli spettatori attraverso un percorso d’arte, contenuti ed emozioni. Le tematiche affrontate sono molto attuali: esclusione, omologazione, disumanizzazione, frustrazione, apatia, demonizzazione dell’altro e del diverso, sono solo alcuni dei mattoni che contribuiscono tuttora a costruire muri tra gli uomini. Muri tra gli Stati, tra i popoli, tra poveri e ricchi, muri interiori, muri tra sé e ciò che è altro da sé.
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Muri talvolta invisibili, ma terribilmente reali. Per abbatterli bisogna conoscerli e conoscere ciò che ha portato ad essi, saper interpretare e contrastare l’insensatezza di limiti e confini di una realtà spesso pronta a dividere. Arte, Musica, Poesia, ci possono guidare verso una società migliore, più umana. La prima dello spettacolo si è svolta a Palermo nel 2018, in collaborazione con Arci nazionale e il Comune di Palermo.A seguire, la compagnia teatrale “Teatro Due Mondi” realizzerà lo spettacolo “Come crepe nei muri”, nato all’interno del progetto Mauerspringer. Un lavoro pensato e strutturato per la piazza, dove viene definito e disegnato un grande spazio rettangolare per l’azione che vedrà il pubblico occuparne i quattro lati. Parliamo di muri e di barriere fatti di pietra e filo spinato che possono diventare invalicabili, ma anche di come spesso è proprio la difficoltà di relazione tra le persone o con se stessi che crea muri di paura e diffidenza o confini individuali. L’ignoranza alza i muri, e la conoscenza crea le brecce perché poi possano essere abbattuti. Per questo “Come crepe nei muri” racconta di muri alti che dividono, che ancora vengono costruiti, e sono già talmente tanti che se visti dal cielo possono sembrare un enorme labirinto di varchi sorvegliati e di cul de sac.
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