Omaggio a Giovanni Rappazzo, l'inventore del cinema sonoro: la mostra al Museo Riso
Giovanni Rappazzo
Il creatore del sonoro al cinema era un siciliano, Giovanni Rappazzo nato a Messina nel 1893 e morto nel 1995 dopo aver ricevuto, appena un anno prima, la nomina di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana come primo ad aver brevettato il cinema sonoro.
A lui è dedicata la mostra "Rappazzo, l’inventore del cinema parlante", curata da Martino Lo Cascio e visitabile al Museo Riso di Palermo dal 16 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022 (da martedì a sabato, dalle ore 9.00 alle 18.30, domenica e festivi, dalle ore 9.00 alle 13.00, lunedì chiuso).
«Una mostra che è anche un atto di giustizia storica - sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - per dare il giusto merito a un figlio della Sicilia che si è distinto per la genialità della sua invenzione. Purtroppo non sempre la storia riconosce i reali meriti e spesso prevalgono rapporti di forza e dinamiche economiche».
La mostra è un’iniziativa dell’Associazione Culturale Nottedoro con il patrocinio dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Anche il regista Marco Tullio Giordana, che firma una bella introduzione al catalogo, sostiene «Magnifica dunque l’idea di ricordare Giovanni Rappazzo e rendere omaggio ai suoi talenti, sottraendolo all’oblio o alla celebrazione dei soli specialisti».
L’allestimento si compone di 11 tavole in stile "graphic novel" che raccontano altrettanti episodi biografici dell’inventore messinese. L’odissea di questo straordinario siciliano scorre attraverso le opere di 11 disegnatori italiani: da Acciari a Allo, Cesalli, Ferrara, Ferraris, Massenzio, Melegari, Nobile, Oliveri, Raimondi, Sbacchi.
A lui è dedicata la mostra "Rappazzo, l’inventore del cinema parlante", curata da Martino Lo Cascio e visitabile al Museo Riso di Palermo dal 16 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022 (da martedì a sabato, dalle ore 9.00 alle 18.30, domenica e festivi, dalle ore 9.00 alle 13.00, lunedì chiuso).
«Una mostra che è anche un atto di giustizia storica - sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - per dare il giusto merito a un figlio della Sicilia che si è distinto per la genialità della sua invenzione. Purtroppo non sempre la storia riconosce i reali meriti e spesso prevalgono rapporti di forza e dinamiche economiche».
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«A Giovanni Rappazzo - continua - il merito dell’intuizione e dell’invenzione. Una mostra importante perché restituisce la verità storica negata, attribuendo la paternità del sonoro nel cinema a questo grande siciliano».La mostra è un’iniziativa dell’Associazione Culturale Nottedoro con il patrocinio dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Anche il regista Marco Tullio Giordana, che firma una bella introduzione al catalogo, sostiene «Magnifica dunque l’idea di ricordare Giovanni Rappazzo e rendere omaggio ai suoi talenti, sottraendolo all’oblio o alla celebrazione dei soli specialisti».
L’allestimento si compone di 11 tavole in stile "graphic novel" che raccontano altrettanti episodi biografici dell’inventore messinese. L’odissea di questo straordinario siciliano scorre attraverso le opere di 11 disegnatori italiani: da Acciari a Allo, Cesalli, Ferrara, Ferraris, Massenzio, Melegari, Nobile, Oliveri, Raimondi, Sbacchi.
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