"L'Opera per flauto": al Teatro Massimo l'omaggio a Salvatore Sciarrino
Il compositore Salvatore Sciarrino
Il Teatro Massimo di Palermo è palco dell'omaggio a Salvatore Sciarrino con l’integrale delle sue opere per flauto: mercoledì 1 novembre alle 17.30 infatti, nell'ambito della rassegna "Nuove Musiche" è previsto un grande omaggio al compositore palermitano in occasione dei suoi settant’anni.
In Sala Grande, Sala Onu, Sala Stemmi e Sala pompeiana l'omaggio "L'Opera per Flauto" si snoda nell’integrale delle sue opere per flauto, strumento che è – come scrive Pietro Misuraca, docente di Storia della Musica all’Università di Palermo e autore di Salvatore Sciarrino – al centro dell’indagine compositiva di Sciarrino, con una grande fioritura di opere.
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. Si tratta di una squisita rivoluzione musicale: al centro viene posto non più l'autore o la partitura bensì l'ascoltatore.
Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d'Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
In Sala Grande, Sala Onu, Sala Stemmi e Sala pompeiana l'omaggio "L'Opera per Flauto" si snoda nell’integrale delle sue opere per flauto, strumento che è – come scrive Pietro Misuraca, docente di Storia della Musica all’Università di Palermo e autore di Salvatore Sciarrino – al centro dell’indagine compositiva di Sciarrino, con una grande fioritura di opere.
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. Si tratta di una squisita rivoluzione musicale: al centro viene posto non più l'autore o la partitura bensì l'ascoltatore.
Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d'Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
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