"Porque yo antes de todo soy mùsico", uno spettacolo di musica e poesia su Garcia Lorca
Venerdì 16 marzo l'associazione Colori di Luce presenta lo spettacolo musicale "Porque yo antes de todo soy mùsico”, con Francesca Martino (canto), Giorgio Buttitta (chitarra), Patrizia D’Antona (voce narrante). Un’attrice, una cantante ed un chitarrista evocano l’ethos del mondo gitano con l’intensità, la leggerezza e l’ironia delle poesie e delle musiche di Federico Garcia Lorca: una voce per affermare la libertà dell’arte contro ogni oppressione.
Francesca Martino, contralto del coro del Teatro Massimo da oltre 20 anni, affianca alla sua vita professionale una costante ricerca sul canto popolare e sul “cante hondo”. Da questa passione nasce l'idea di sviluppare un percorso sulla riscrittura musicale che Federico Garcia Lorca ha elaborato di alcuni famosi temi popolari del mondo gitano.
Lorca, contrariamente alla sua fama di poeta tragico, esprime nelle sue canzoni, come in alcune opere teatrali, una leggerezza e soavità impreviste, una dimensione amorosa nei confronti del piccolo, del semplice che fanno di lui un poeta gioioso e ironico. La parola spetta a Patrizia D'Antona, attrice di prosa e appassionata di poesia, che da anni lega la sua attività artistica alla musica in vivo, con una particolare attenzione alla “voce” quale ulteriore strumento di evocazione. Ma non solo: la struttura del recital si dirige decisamente verso il teatro, grazie ad una composizione semplice, ma determinante, di momenti evocativi che vanno al di là del semplice canto o della singola poesia.
Francesca Martino, contralto del coro del Teatro Massimo da oltre 20 anni, affianca alla sua vita professionale una costante ricerca sul canto popolare e sul “cante hondo”. Da questa passione nasce l'idea di sviluppare un percorso sulla riscrittura musicale che Federico Garcia Lorca ha elaborato di alcuni famosi temi popolari del mondo gitano.
Lorca, contrariamente alla sua fama di poeta tragico, esprime nelle sue canzoni, come in alcune opere teatrali, una leggerezza e soavità impreviste, una dimensione amorosa nei confronti del piccolo, del semplice che fanno di lui un poeta gioioso e ironico. La parola spetta a Patrizia D'Antona, attrice di prosa e appassionata di poesia, che da anni lega la sua attività artistica alla musica in vivo, con una particolare attenzione alla “voce” quale ulteriore strumento di evocazione. Ma non solo: la struttura del recital si dirige decisamente verso il teatro, grazie ad una composizione semplice, ma determinante, di momenti evocativi che vanno al di là del semplice canto o della singola poesia.
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