Quando i Carmelitani giunsero nell'antica Naro: alla scoperta della Chiesa della Madonna del Carmelo
Chiesa della Madonna del Carmelo di Naro
Castelli, chiese e monasteri sono i protagnisti di Naro, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Luoghi che saranno visitabili durante "Le Vie dei Tesori", che per la sua prima edizione si svolgerà nei weekend dal 13 al 29 settembre.
Fu edificata con il convento nel 1478, anno in cui i Carmelitani giunsero a Naro e ricevettero un terreno a ridosso delle mura e duecento scudi da Re Filippo II il Cattolico.
Il convento (dove abitavano trenta monaci) era detto “delle giummarre”, perché nel giardinetto esisteva vicino a uno specchio d’acqua una palma silvestre, chiamata giummarra. La chiesa ha una torre campanaria, l’altare maggiore fu decorato da Stefano Rugiano e stuccato da Francesco Santalucia.
L’interno tardo-cinquecentesco con abside quadrangolare (forse l’antica torre di preguardia), cappelle laterali e nicchie ricavate nello spessore dei muri perimetrali, ospita opere di Nicolò Bagnasco, Domenico Provenzani, fra’ Felice da Sambuca. In sagrestia armadi scolpiti da Francesco Vaccaro da Naro e dall’agrigentino Rocco Cardellicchia.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
Fu edificata con il convento nel 1478, anno in cui i Carmelitani giunsero a Naro e ricevettero un terreno a ridosso delle mura e duecento scudi da Re Filippo II il Cattolico.
Il convento (dove abitavano trenta monaci) era detto “delle giummarre”, perché nel giardinetto esisteva vicino a uno specchio d’acqua una palma silvestre, chiamata giummarra. La chiesa ha una torre campanaria, l’altare maggiore fu decorato da Stefano Rugiano e stuccato da Francesco Santalucia.
L’interno tardo-cinquecentesco con abside quadrangolare (forse l’antica torre di preguardia), cappelle laterali e nicchie ricavate nello spessore dei muri perimetrali, ospita opere di Nicolò Bagnasco, Domenico Provenzani, fra’ Felice da Sambuca. In sagrestia armadi scolpiti da Francesco Vaccaro da Naro e dall’agrigentino Rocco Cardellicchia.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
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