Quando i confrati si occupavano del conforto ai condannati a morte: le visite alla Chiesa degli Agonizzanti di Palermo
L'albo della Confraternita degli Agonizzanti di Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Dopo tanti anni di chiusura e abbandono, è stata consolidata e aperta recentemente alla fruizione pubblica.
Questa chiesa barocca, realizzata nel 1630, era gestita dall’antica confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti. I confrati – così come i “Bianchi” dalla candida veste, nell’omonimo oratorio – avevano il compito di prendersi cura dei condannati a morte, ai tempi del Tribunale dell’Inquisizione, alleviando, appunto, la loro agonia.
Un’attività che spesso si intrecciava in realtà con l’estorsione di segreti in punto di morte. Un capitolo di storia cittadina a tinte fosche. Restaurata, a cura della Soprintendenza, la chiesa che si trova in un vicoletto a pochi metri dalla via Roma, è tornata a risplendere. Ed è tutta da scoprire al suo interno, nel bianco candore di stucchi e decorazioni tipici dello stile neoclassico.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
Dopo tanti anni di chiusura e abbandono, è stata consolidata e aperta recentemente alla fruizione pubblica.
Questa chiesa barocca, realizzata nel 1630, era gestita dall’antica confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti. I confrati – così come i “Bianchi” dalla candida veste, nell’omonimo oratorio – avevano il compito di prendersi cura dei condannati a morte, ai tempi del Tribunale dell’Inquisizione, alleviando, appunto, la loro agonia.
Un’attività che spesso si intrecciava in realtà con l’estorsione di segreti in punto di morte. Un capitolo di storia cittadina a tinte fosche. Restaurata, a cura della Soprintendenza, la chiesa che si trova in un vicoletto a pochi metri dalla via Roma, è tornata a risplendere. Ed è tutta da scoprire al suo interno, nel bianco candore di stucchi e decorazioni tipici dello stile neoclassico.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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