Ricca, appetitosa e dalle origini antichissime: tutti a Cefalù per gustare la "pasta a taianu"
La tipica "pasta a taianu" di Cefalù (foto di Leo Rivituso)
Sono tanti i lasciti degli Arabi in Sicilia, ma se c'è una cosa che indubbiamente ha segnato la cultura e le tradizioni dell'Isola è la cucina.
Tra le sagre più attese dell'anno c'è quella della ricca e gustosa "pasta a taianu", fiore all'occhiello dell'antica tradizione gastronomica di Cefalù.
Sabato 10 e domenica 11 agosto la sagra torna a deliziare i cefaludesi e i tanti turisti presenti in città con due giornate in cui è possibile ammirare le fasi della preparazione del piatto e, naturalmente, gustarlo caldo e appena sfornato (alle 19 in piazza Cristoforo Colombo).
Ma cos'è la "pasta a taianu"? Intanto è un piatto che si prepara in genere il 6 agosto, quando Cefalù celebra il Patrono, il Santissimo Salvatore della Trasfigurazione (leggi qui per saperne di più).
Il termine "taianu" deriva dall'arabo "taio", che letteralmente indica la creta con cui veniva realizzato il recipiente di terracotta usato per la cottura della pasta.
Sono tante le versioni della pietanza create nel tempo, ma l'originale "pasta a taianu" prevede una preparazione a strati con carne di manzo e agnello sfilacciata a mano e cotta nel pomodoro, melanzane fritte e poi sfilacciate e abbondante pecorino, con cui viene maneggiato il tutto.
La pentola di terracotta viene adagiata su un ripiano per la cottura a legna e sul coperchio vengono posti dei carboni ardenti, creando un effetto "forno" con il calore che emana sia da sopra che da sotto.
La "Sagra ra Pasta a Taianu" è organizzata dal Centro di Cultura "Polis Kephaloidion" con il patrocinio del Comune di Cefalù e dell'assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana.
Tra le sagre più attese dell'anno c'è quella della ricca e gustosa "pasta a taianu", fiore all'occhiello dell'antica tradizione gastronomica di Cefalù.
Sabato 10 e domenica 11 agosto la sagra torna a deliziare i cefaludesi e i tanti turisti presenti in città con due giornate in cui è possibile ammirare le fasi della preparazione del piatto e, naturalmente, gustarlo caldo e appena sfornato (alle 19 in piazza Cristoforo Colombo).
Ma cos'è la "pasta a taianu"? Intanto è un piatto che si prepara in genere il 6 agosto, quando Cefalù celebra il Patrono, il Santissimo Salvatore della Trasfigurazione (leggi qui per saperne di più).
Il termine "taianu" deriva dall'arabo "taio", che letteralmente indica la creta con cui veniva realizzato il recipiente di terracotta usato per la cottura della pasta.
Sono tante le versioni della pietanza create nel tempo, ma l'originale "pasta a taianu" prevede una preparazione a strati con carne di manzo e agnello sfilacciata a mano e cotta nel pomodoro, melanzane fritte e poi sfilacciate e abbondante pecorino, con cui viene maneggiato il tutto.
La pentola di terracotta viene adagiata su un ripiano per la cottura a legna e sul coperchio vengono posti dei carboni ardenti, creando un effetto "forno" con il calore che emana sia da sopra che da sotto.
La "Sagra ra Pasta a Taianu" è organizzata dal Centro di Cultura "Polis Kephaloidion" con il patrocinio del Comune di Cefalù e dell'assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana.
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