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Rosa era stanca e rifiutò di cedere il posto a un bianco: il film "Io sono Rosa Parks" alla Feltrinelli

Balarm
La redazione

Rosa Parks (1913 – 2005)

Il primo dicembre 1955, a Montgomery, Rosa stava tornando a casa in autobus dal suo lavoro di sarta: la parte dell'bus riservato "ai neri" era piena ma Rosa era stanca, e occupò il primo posto nella fila riservata ai soli bianchi. L'autista le chiese di alzarsi per cedere il posto ad un passeggero bianco ma lei mantenendo un atteggiamento calmo, disse "no".

Giovedì 21 marzo alle 18:30 alla Feltrinelli Libri e Musica di via Cavour a Palermo viene proiettato il cortometraggio prodotto da Angelika Vision, "Io sono Rosa Parks" di Alessandro Garilli e vincitore del premio MigrArti alla 75esima mostra internazionale del cinema di Venezia.

Intervengono l’attivista Nawres Ghouma del Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Claudia Borgia di Non una di meno, Giuseppe Lipari dell’Associazione Itaca, Luciano Ingraldo, Lia Blanda, Alessandro Luparello, Gruppo 44 di Amnesty International.
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L'occasione è la giornata mondiale contro il razzismo e il documentario racconta di quel "no" che ha trasformato la semplice sarta nera nella madre del movimento dei diritti civili.

Come continua la vicenda: Rosa Parks si rifiutò di muoversi e di lasciare il suo posto e il conducente fermò così il veicolo e chiamò due agenti di polizia per risolvere la questione.

La Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine che obbligavano le persone di colore a cedere il proprio posto ai bianchi nel settore comune, quando in quello a loro riservato non ve n'erano più disponibili.

Rosa Louise Parks (nata Rosa Louise McCauley; Tuskegee, 4 febbraio 1913 – Detroit, 24 ottobre 2005)  è un'attivista statunitense e una figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per quel suo rifiuto del 1955.

Le proiezioni nelle librerie laFeltrinelli di 16 città italiane sono l'occasione per parlare di diritti di cittadinanza e razzismo nell’Italia di oggi.  

Dalla mancata riforma che avrebbe introdotto i principi dello Ius Soli temperato e Ius Culturae nel 2017 alla Legge 91 del ‘92, per arrivare ai punti più critici introdotti dal "Decreto Sicurezza" voluto dal Ministro degli Interni Matteo Salvini. 

Si ragionerà molto anche sull’aumento del linguaggio e sui crimini d’odio e atti discriminatori in tutta Italia: per capire cosa sta succedendo e cosa possiamo fare.
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