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"Same same but different": per Manifesta12 sei artisti in mostra a Castelbuono

  • Manifesta12
  • Museo Civico di Castelbuono - Castelbuono (Pa)
  • Dal 6 maggio al 22 luglio 2018 (evento concluso)
  • Dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30
  • 5 euro (intero), 3 euro (ridotto per over65 e under18), 2 euro (ridotto residenti),
  • Riduzioni per scolaresche e gruppi superiori a 12 persone, soci Touring club, altre convenzioni) ed è gratuito per bambini fino a 7 anni d’età, portatori di handicap con accompagnatore, docenti e guide turistiche che accompagnano gruppi, studenti delle Facoltà di Arte e Architettura, membri ICOM, giornalisti accreditati.
    I biglietti si acquistano all'ingresso, per maggiori informazioni chiamare il numero 0921.671211 o scrivere a info@museocivico.eu.
Balarm
La redazione
La mostra, inserita come evento collaterale di Manifesta12 (leggi l'articolo di approfondimento sulla Biennale Europea di Arte Contemporanea) è al Museo Civico di Castelbuiono ed è aperta dal 6 maggio al 22 luglio 2018, il titolo è “Same same but different”.

È organizzata in collaborazione con Kunst Meran – Merano Arte e si trata di una collettiva che presenta il lavoro dei sei artisti italiani Claudia Barcheri, Ingrid Hora, Loredana Longo, Christian Martinelli, Ignazio Mortellaro e Studio ++ a cura di Laura Barreca, Direttrice del Museo Civico e Christiane Rekade, Curatrice del KunstMeran: rappresenta un’occasione di riflessione su una questione centrale attorno al dibattito sociale e politico contemporaneo che oggi interessa non soltanto il nostro Paese, ma l’Europa tutta.

Partendo da due condizioni geografiche italiane, completamente differenti, ma simili per dislocazione geografica, l’obiettivo è di indagare come proprio in Italia, tra la Sicilia e il Trentino Alto Adige, si possano configurare dinamiche socio-culturali che poi si manifestano su larga scala, anche a livello europeo.

Entrambe le realtà museali vivono una condizione geopolitica “di confine” e affrontano, su scala territoriale, la sfida di costruire un percorso di crescita che dal locale aspira ad essere percepito come modello di evoluzione sostenibile, come forma di sviluppo duraturo, fondato sull’abbattimento dei confini e delle distanze geografiche. Proprio la posizione geografica, punto di forza strategico, rende possibile un dialogo che da un lato si pone come osservatorio sul Mediterraneo e sull’area mitteleuropea, dall’altro si apre alla comprensione dell’entità europea.
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