Shoah, una mostra a Palermo per non dimenticare: al museo Salinas tra monete, libri e fotografie

Iscrizione funeraria di Zosimiano (IV-V secolo d.C)
Ricordare la Shoah e le sue vittime è un impegno che ogni anno si rinnova in occasione del Giorno della Memoria, istituito proprio per non lasciar cadere nell'oblio i nomi di coloro che furono deportati e uccisi nei lager e si opposero alla barbarie.
Una data che anche Palermo onora con una serie di iniziative organizzate in città e nell'hinterland. In particolare, al Museo archeologico Salinas, dal 27 gennaio all'1 marzo, nelle sale al primo piano, è possibile visitare la mostra "Documenti di storia ebraica dalle collezioni del Museo Salinas", organizzata da CoopCulture.
Nei pannelli e nel filmato appositamente realizzati, vine raccontata la storia degli ebrei a Palermo, che inizia intorno al III-IV secolo d.C. e si chiude nel 1492 con l'Editto di espulsione dei re cattolici di Spagna Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona.
Il Museo Salinas ha vivisezionato le sue collezioni e composto una selezione di reperti e documenti che raccontano alcuni capitoli della storia ebraica in Sicilia e attestano gli studi dedicati alla presenza degli ebrei, maturati all'indomani dell'Unità di Italia e in concomitanza con le scoperte archeologiche tra '800 e '900.
Non è rimasto molto, complici espropriazioni e distruzioni votate a dissolvere la storia antica di una comunità. Ma pur nel loro numero eseguo, le testimonianze raccolte – iscrizioni, monete, libri – raccontano lo studio del primo direttore dell'allora Museo Nazionale, Antonino Salinas, che acquisì volumi sulla storia degli ebrei di Sicilia per la biblioteca del Museo.
Una data che anche Palermo onora con una serie di iniziative organizzate in città e nell'hinterland. In particolare, al Museo archeologico Salinas, dal 27 gennaio all'1 marzo, nelle sale al primo piano, è possibile visitare la mostra "Documenti di storia ebraica dalle collezioni del Museo Salinas", organizzata da CoopCulture.
Nei pannelli e nel filmato appositamente realizzati, vine raccontata la storia degli ebrei a Palermo, che inizia intorno al III-IV secolo d.C. e si chiude nel 1492 con l'Editto di espulsione dei re cattolici di Spagna Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona.
Il Museo Salinas ha vivisezionato le sue collezioni e composto una selezione di reperti e documenti che raccontano alcuni capitoli della storia ebraica in Sicilia e attestano gli studi dedicati alla presenza degli ebrei, maturati all'indomani dell'Unità di Italia e in concomitanza con le scoperte archeologiche tra '800 e '900.
Non è rimasto molto, complici espropriazioni e distruzioni votate a dissolvere la storia antica di una comunità. Ma pur nel loro numero eseguo, le testimonianze raccolte – iscrizioni, monete, libri – raccontano lo studio del primo direttore dell'allora Museo Nazionale, Antonino Salinas, che acquisì volumi sulla storia degli ebrei di Sicilia per la biblioteca del Museo.
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