"Sicily in Decay" a Scicli: foto di luoghi abbandonati di Carlo Arancio a Palazzo Patanè

Particolare di uno scatto di Carlo Arancio
Nella cornice di uno dei più bei palazzi di Scicli, fra i meglio preservati ed intatti dell'isola, selezione di scatti, alcuni appartenenti alle già note Serie Biscari e Scammacca ed altri inediti dell'archivio "Sicily in Decay" di Carlo Arancio.
In una poetica di contrasti, le fotografie della mostra "Sicily in Decay", già volte a ritrarre senza giudizio architetture di pregio siciliane in stato di abbandono, vedono amplificato il loro messaggio, poste in relazione e in contrasto con gli interni del palazzo sciclitano.
Le opere fotografiche giocano dunque con il contesto, fra colori e destinazioni degli ambienti, come in una eco fra due mondi diversi, quello sfarzoso delle sale espositive e quello, più romantico e dimenticato, delle superfici stampate, dove architettura, natura e storia sono protagonisti.
L'invito è dunque quello di passeggiare, di salone in salotto, da una camera fino all'alcova, ascoltandone i muti racconti e il dialogare silente del pittore Raffaele Scalia, delle sue amate, ben nascoste a tocchi di pennello nei soffitti del palazzo Bonelli Patanè e le figure mitologiche che popolano le volte dipinte, sottratte al tempo ed alla luce, degli interni di Carlo Arancio, autore del progetto fotografico.
La mostra è visitabile tutti i giorni, fino al 6 settembre, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 21.00.
In una poetica di contrasti, le fotografie della mostra "Sicily in Decay", già volte a ritrarre senza giudizio architetture di pregio siciliane in stato di abbandono, vedono amplificato il loro messaggio, poste in relazione e in contrasto con gli interni del palazzo sciclitano.
Le opere fotografiche giocano dunque con il contesto, fra colori e destinazioni degli ambienti, come in una eco fra due mondi diversi, quello sfarzoso delle sale espositive e quello, più romantico e dimenticato, delle superfici stampate, dove architettura, natura e storia sono protagonisti.
L'invito è dunque quello di passeggiare, di salone in salotto, da una camera fino all'alcova, ascoltandone i muti racconti e il dialogare silente del pittore Raffaele Scalia, delle sue amate, ben nascoste a tocchi di pennello nei soffitti del palazzo Bonelli Patanè e le figure mitologiche che popolano le volte dipinte, sottratte al tempo ed alla luce, degli interni di Carlo Arancio, autore del progetto fotografico.
La mostra è visitabile tutti i giorni, fino al 6 settembre, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 21.00.
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