Al teatro Libero l´"Effetto Lucifero"

Sei uomini qualunque, sei sconosciuti, trovano rifugio in una casa isolata. I Padroni di Casa danno loro tutto ciò di cui hanno bisogno: un tetto, un lavoro, del cibo e sei tute pulite: solo a tre di queste sono abbinate le chiavi di tre stanze. Sei persone qualunque diventano così due gruppi, due “popoli” e una casa isolata diviene il territorio da conquistare e difendere in attesa del ritorno dei Padroni.
Capita che i buoni debbano difendersi dai cattivi. Che debbano imprigionarli, per non vivere nella paura. Capita che i buoni, dopo averli imprigionati, umilino e torturino i cattivi. Che li eliminino, fisicamente o moralmente. Capita spesso. Capita ovunque. Sicuramente tra i buoni ci saranno delle “mele marce” che hanno provocato la violenza, persone malate che l’Autorità isolerà e punirà. Oppure è l’Autorità stessa che, creando arbitrariamente una distinzione tra buoni e cattivi, creando un “nemico”, permette alla violenza di esplodere?
Progetto vincitore del premio “Giovani Realtà del Teatro” 2010, Udine – Finalista al premio Riccione-Tondelli 2011. Ispirato all’esperimento carcerario di Stanford (1971), drammaturgia di Dario Merlini, regia Andrea Lapi e Umberto Terruso; con Stefano Cordella, Daniele Crasti, Massimiliano Mastroeni, Dario Merlini, Dario Sansalone, Fabio Zulli.
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