Comicità e leggerezza: in scena a Sambuca "L'Ultimo Arlecchino, ovvero la storia dei tre scrigni"
Lo spettacolo fa parte del progetto “Europa creativa” promosso dalla Comunità Europea ed è stato scritto a quattro mani da due vecchi “poeti del teatro”, Andrea Pennacchi e Michele Modesto Casarin che, oltre ad essere attore in scena, ne cura anche l’allestimento.
Con lui sul palcoscenico la giovane attrice trevigiana Miriam Russo e l’attore di origine greca Eros Emmanuil Papadakis. Lo spettacolo incrocia le radici profonde dell’arte poetica Shakespeariana con la leggerezza e a volte la trivialità della Commedia dell’Arte. Due mondi solo apparentemente distanti ma che in realtà sono uniti da legami indissolubili.
Le vite dei tre personaggi, come fossero “i tre scrigni” protagonisti nel Mercante di Venezia, l’opera di Shakespeare ambientata a Venezia, diventano la struttura della commedia, tre scatole cinesi che contengono tre storie: la storia di Folco, il vecchio maestro, quella della giovane Cordelia, ebrea che ha subito discriminazioni e quella di Ferdinando che affronta le discriminazioni più dolorose a causa di problemi che si credono o si fingono, superati: quelli relativi al genere e alla sessualità.
Il mercante di Venezia, e la sua connessione con la Commedia dell'arte, diventano così pretesto per esplorare queste storie, nella convinzione che il teatro può volgere in commedia anche le piccole tragedie quotidiane grazie alla forza comica e dissacrante delle maschere.
Prima dello spettacolo nel foyer del teatro degustazione di Vini della Cantina Di Giovanna.
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