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"Finnegans Wake": teatro e letteratura al Museo Riso

  • Contemporaneo sensibile
  • Museo Riso - Palermo
  • - Palermo
  • 15 marzo 2014 (evento concluso)
  • 21:00
  • 15 euro (intero), 12 euro (ridotto under 26, over 65, studenti universitari con libretto alla mano e per tutti gli iscritti alle scuole di danza siciliane che presentano in biglietteria il tesserino della propria scuola)
  • I ticket si possono acquistare direttamente al Museo Riso a partire da un´ora prima dell´inizio dello spettacolo. Per maggiori informazioni è possibile chiamare la biglietteria del Museo al numero 091.587717, tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10.00 alle 19.30
Balarm
La redazione

Cosa succede se linguaggi eterogenei come danza, teatro, musica e arti visive si incontrano, contaminandosi l'uno con l'altro? Con un programma interamente dedicato ai “meticciaggi" e alle "contaminazioni” si presenta al pubblico la nuova rassegna "Contemporaneo sensibile" in programma al Museo Riso di Palermo.

Sabato 15 e domenica 16 marzo va in scena lo spettacolo "Finnegans Wake" (tratto dall'ultimo libro di James Joyce, pubblicato a Londra il 4 maggio del 1939) della compagnia Estrusa, nella traduzione di Giorgio Schenoni con i brani del capitolo primo scelti e interpretati da Maurizio Donadoni. L'opera di Joyce è monumento alla letteratura, fatta di letteratura che va oltre la letteratura.

Dal primo capitolo di "Finnegans Wake" sono stati scelti brani in cui l'autore (James Joyce) espone i temi principali del libro, presenta alcuni personaggi chiave della vicenda: il muratore Tim Finnegan che, ubriaco, cade da un muro in costruzione, muore e resuscita durante la veglia funebre non appena benedetto con alcune gocce di wisky; il gigante Finn mac Cool il cui corpo addormentato costituisce il profilo della città di Dublino; un indigeno irlandese che dialoga come può con un invasore sassone; H.C.E taverniere di Chapelizod, eroe non eroe dell'opera, accusato di molestie sessuali nel Phoenix Park ai danni di due cameriere ( e forse anche di un fuciliere gallese).

Tra un brano e l'altro il monologo sarà inframmezzato da sonorità della tradizione popolare irlandese e Demetrio Stratos. Il tutto senza troppo farsi intimidire dall'esperimento joyciano, considerando "Finnegans Wake" non solo un "mostro" inavvicinabile ma anche un altissimo, bellissimo e - perché no - divertente gioco. Dopo tutto lo dice anche il ritornello dell'allegra canzoncina per la veglia funebre di Tim Finnegan: "There's a lot of fun at Finnegan's Wake." E ce lo racconta anche Joyce nel suo inventato, meraviglioso "Alephbeto".

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